Donati, Donato – Poeta (Ischia di Castro, 1903 – Ivi, 5 sett. 1997)

Laureato in filosofia, insegnante di Lettere in scuole italiane all’estero, poi combattente e prigioniero di guerra in Africa, dopo la Seconda guerra mondiale ritornò in patria e proseguì ad insegnare al “Paolo Savi” di Viterbo. Per due volte fu sindaco di Ischia di Castro, nel 1946 e nel 1956, fu direttore del Consorzio provinciale dell’istruzione tecnica e collaboratore a diversi giornali e riviste; nel 1967 si ritirò dall’insegnamento per motivi di salute e ritornò a vivere a Ischia di Castro dove si spense nel 1977. Era stato sposato con Luigia Giglio Donati, insegnante anche lei, scrittrice e autrice di molte delle prefazioni dei libri di poesie e di racconti del marito.  Nel libro Raccolta di poesie (Roma, 1981), D. mette insieme il meglio delle sue liriche, senza una precisa sistemazione organica, toccando i sempre validi e tradizionali motivi e temi dominanti della vita,  con uno sguardo e particolare attenzione alla sua terra. La bellezza delle sue liriche “risiede della semplicità del linguaggio, spontaneità, naturalezza dello stile del parlato…”.  Nei racconti di Maremma di ieri: novelle (Napoli 1955) vi sono episodi esclusivamente ispirati a personaggi, fatti, situazioni della Tuscia, di un passato più o meno lontano, filtrati dalla fantasia e sensibilità dell’autore: forse sono il suo lavoro meglio riuscito. Altre opere furono 13 presunzioni di poesia, (Viterbo 1958); 10 nuove poesie, (Viterbo 1959); 18 poesie disuguali, (Viterbo 1962); 12 poesie discordanti, (Viterbo 1964); Otto nuove liriche, (Napoli 1966); L’officina ed altri versi, (Napoli 1968); La signora ed altri racconti di Maremma (Viterbo, 1981); Seneca e la sua morale nelle Lettere a Lucilio (a cura di Luigia Donati, Viterbo 1986); Lo sbandato, (Poggibonsi 1989).

BIBL. – G. Talucci, Scrittori della nostra terra. Donato Donati, Ischiano, in “La loggetta””, n. 26 (luglio 2000), pp. 14-16.

(Scheda di Luciano Osbat – Cersal]