Arcangeli, Pacifico – Eroe di guerra, Sacerdote (Treia, 4 mar. 1888 – Monte Asolone, 6 lug. 1918)

Figlio di Nazzareno e di Elisa Bellini (che era di Orte) era nato a Treia il 4 marzo 1888. La famiglia si trasferì a Orte che P. aveva otto anni e qui fu alunno del Seminario diocesano e completò gli studi  nel Seminario di Civita Castellana. Fu ordinato sacerdote nel 1912 e svolse il suo ministero ad Orte, insegnando contemporaneamente nel Seminario locale. Nel 1915, dopo aver pubblicato articoli su diverse riviste, pubblicò un libro di poesie, Verso l’ideale (Tuscania, 1915) e un saggio, Letteratura e crestomazia giapponese (Milano 1915). Fu chiamato alle armi per la Prima guerra mondiale e assegnato all’Ospedale militare del Celio a Roma e poi fu Cappellano militare del 40° Reggimento di artiglieria da campagna in zona di guerra con il grado di tenente. Proseguì con la pubblicazione delle sue ricerche con il saggio Da chi avemmo l’Italia (Firenze, 1916) e Orizzonti, spigolature e critiche letterarie (Tuscania, 1917).  Nel 1917 pubblicò ancora Sotto la mitraglia: discorsi e liriche con un’introduzione sui problemi spirituali della guerra (Napoli 1917). Dopo Caporetto fu aggregato al 252° Reggimento fanteria.

Il 6 luglio 1918, seguendo il suo reparto che aveva avuto l’ordine di riconquistare Monte Asolone nel gruppo del Grappa, partecipò ad un assalto fuori dalla trincea armato solo di un bastone. Fu ferito mortalmente ma continuò a rincuorare i soldati fino alla fine. E’ stato insignito di Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: Eroica figura di sacerdote e di soldato, durante cruento combattimento, ottenuto dopo viva insistenza di unirsi alla prima ondata di assalto, slanciavasi munito soltanto di bastone alla testa dei più animosi giungendo per primo sulla trincea nemica. Colpito mortalmente al ventre da scheggia di granata, incurante di sé rimaneva in piedi appoggiato ad un albero ad incuorare i soldati. Trasportato a viva forza al posto di medicazione, sebbene morente consolava con stoica virtù gli altri feriti e spirava glorificando e benedicendo la fortuna delle nostre armi”. Era il 6 luglio 1918..

BIBL. – E. Paladini, Don Pacifico Arcangeli, medaglia d’oro, Macerata 1933; A. Zuppante, Piccolo dizionario storico biografico degli Ortani, Orte 2022, p. 68-69; A. Massi, Preti della Tuscia nella Grande guerra, Viterbo 2016, p. 126, 128 e pp. 167-169.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]