Nicolò di Bisenzio – Signore feudale (sec. XIII)

Figlio di Guido il Vecchio, signore di Bisenzio, nacque intorno al 1230. Nel 1257 assieme al padre e ai fratelli Guido, Giacomo e Tancredi sottomise Capodimonte, centro fortificato sulle rive del lago di Bolsena. Nel 1262, scomparsi il padre e il fratello Guido, i tre fratelli rimasti si spartirono le terre sottoposte alla loro signoria e concordarono di esercitare in comune la signoria su Bisenzio e sull’Isola Bisentina. Per tenere a freno le rivendicazioni da parte della Chiesa sul territorio bisentino N. e i fratelli riconobbero l’alta signoria di Orvieto sulle isole Bisentina e Martana e nel 1263 N. sottomise Piansano a Tuscania.

Ma Urbano IV annullò gli atti di sottomissione, catturò Giacomo e lo tenne prigioniero a Montefiascone. In cambio della sua liberazione la Chiesa acquistò tutti i diritti sull’Isola Martana. N. strinse allora una formale alleanza con i prefetti di Viterbo, ma non appena si presentò l’occasione tese un’imboscata a Guiscardo di Pietrasanta, rettore del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, nei pressi di Canino. Durante l’assalto il rettore morì ma N. si procurò delle gravi ferite che lo portarono a morire da lì a pochi giorni, ai primi di feb. 1264. Lasciò almeno due figli, di cui uno di nome Galasso.

BIBL. – Campanari 1856, pp. 167-169; Fumi 1884, pp. 214-215, 233, 238-239; Daniel Waley in DBI, 10, pp. 673-674.

[Scheda di Antonella Mazzon – Isime]