Sterbini – Famiglia (Secc. XVIII-XX)

Sterbini Paolo ebbe Nicola, Pietro, Simone e Andrea, tutti nati in Albania prime dell’emigrazione delle famiglie albanesi nello Stato pontificio, poi stabilitesi a Pianiano dopo il 1756.

Dei figli di Paolo,  Simone che  era nato in Albania nel 1744 si fece prete ed ebbe una parte importante nel produrre le fortune della famiglia anche attraverso operazioni finanziarie che gli garantirono guadagni ingenti. Subito dopo l’ordinazione era diventato parroco di Pianiano e mantenne quell’incarico sino al 1796. Andrea Sterbini aveva sposato Veneranda Colezzi e costei, rimasta vedova, è tra coloro che si presentano a Poggio in Puglia alla guida di un gruppo di 11 persone della sua famiglia. Veneranda Colezzi Sterbini aveva sposato poi in seconde nozze, a Poggio, Simone Giona,  il 2 febbraio 1761. Nel  marzo 1761 erano già ritornati tutti a Pianiano.

L’altro Sterbini, Pietro, era diventato dopo il 1761 la guida degli Albanesi scalzando don Simone Remani: di qui i forti contrasti che don Remani ebbe per il resto della vita non solo con gli albanesi tutti ma con gli Sterbini in particolare. Gli Sterbini che non c’erano nella prima assegnazione avvenuta dopo l’arrivo degli albanesi a Canino nel 1756, sono in prima fila nel guidare i correligionari: in particolare i  giovani don Simone, Giovanni e Pietro (che era figlio di Nicola e nipote di Andrea che lo aveva preso come figlio insieme ai figli  Simone e Giovanni.  Dopo Pietro gli albanesi si affidano a Giovanni Sterbini e a Don Simone. Nel 1775 gli Sterbini avevano avuto in enfiteusi le terre di Chiovano: ormai erano diventati i più importanti proprietari della colonia albanese in Italia e Stefano si era spostato ad abitare a Ischia di Castro..

Nel 1836 uno Stefano Sterbini, unico erede della famiglia, era un ricco possidente con terre tra Pianiano e Ischia di Castro. Suo figlio Pietro, avuto dal primo matrimonio con l’ischitana Erminia Giaquili,  aveva sposato Cristina Taschini di Ischia, uno dei pochi matrimoni tra non albanesi. Il fratello Michele aveva abbracciato la carriera ecclesiastica e la sorella Cristina aveva sposato l’ischitano Stefano Bevilacqua, membro di una delle maggiori famiglie del paese. Stefano morì 1869. Suo figlio Pietro fece parte dell’Associazione Castrense, partecipò ai moti risorgimentali con incarichi nel governo locale. Il fratello Simone si occupò dell’azienda zootecnica pur essendo anche lui attivo risorgimentista.

Don Michele Sterbini fece carriera nella Curia romana fino a diventare segretario di papa Pio X. Altri Sterbini sono presenti nell’amministrazione pontificia agli inizi del Novecento. Alla morte di Michele  egli nominò eredi i figli della sorella Cristina (sposata Bevilacqua) non lasciando nulla ai figli di Pietro e di Simone. In questa maniera si estinse il nome degli Sterbini nell’Alto Lazio.

BIBL. – I. Sarro, L’insediamento albanese di Pianiano, Nardò, 2021, passim;  M. Lotti, La colonia albanese del Castello di Pianiano. 1756-1845, Vetralla 2016, passim;  Annuario pontificio per l’anno 1918, Roma 1918, p. 363, 396, 569

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]