Jelmoni, Carlo – Scultore (Viterbo, 2 dic. 1867 – 14 ott. 1923)

Non si hanno molte notizie su questo scultore viterbese. Le fonti collocano il suo studio al n. 16 del Corso Vittorio Emanule a Viterbo, non lontano dal quale è ancora presente uno dei suoi lavori di pregevole scultura: in via Matteotti, tra i n. 42 e il 44, sono visibili delle sculture in bronzo in bassorilievo, raffiguranti delle ragazze con in mano delle scarpe e alcune teste di capretto, le quali, secondo alcune testimonianze, dovevano abbellire l’ingresso di un negozio di calzature di Giovanni Rossini.

Sappiamo che giovanissimo (nella metà degli anni 90) ricevette una delle sue prime commissioni ufficiali, consistente nel rifacimento dei due leoncini bronzei della fontana del cortile del Palazzo dei Priori, i quali, intorno ai primi anni ’80, erano stati danneggiati.

Nel 1895, nella chiesa di San Lazzaro, all’interno della Cappella Giovanni Polidori Mazzaroni, eseguì e  firmò il monumento con sovrastante sarcofago in pietra serena, della tomba Scerra-Signorelli.

Dello stesso anno è una scultura, raffigurante una Madonna col Bambino, racchiusa da una elegante cornice in terracotta e conservata all’interno del cortile di Palazzo Sansoni in via Saffi.

Nel 1896 ricevette un’altra commissione ufficiale, ovvero l’elegante fontana in peperino situata a piazzale Gramsci, fuori Porta Fiorentina.

Nel 1897 partecipò alla campagna di restauri del Palazzo Papale a Viterbo, caldeggiati dallo storico ed eudito Cesare Pinzi, dove eseguì i rifacimenti delle finestre, le bifore trilobate, insieme a Giovanni Nottola, Scipione Zei e Orlando Gagni.

Nell’ultima parte della sua carriera artistica fu impegnato in diverse commissioni di monumenti commemorativi, tra i quali ricordiamo del 1921 il monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale in marmo a Gradoli; il monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale, un piedistallo a pianta quadrata, commissionato nel 1921 per il comune di Tuscania.  Nel 1924 esegue il monumento ai caduti in bronzo a Civitella d’Agliano.

BIBL – M. Galeotti, L’Illustrissima città di Viterbo, pp. 32, 33, 243, 345, 461, 607, 730, Viterbo, 2002

[Scheda di G. S. Pannuti – Cersal]