Pinzi, Cesare – Storico, bibliotecario (Viterbo, 2 apr. 1842 – ivi, 9 feb. 1917).

Nasce a Viterbo, nel territorio della parrocchia di S. Giovanni in Zoccoli, da Stefano e Maria Anastasi. Completa gli studi superiori divenendo ragioniere ma coltiva ben presto i suoi interessi nel campo della letteratura e della musica. Dopo alcune esperienze poco incisive nel canto (nel 1867 fu primo tenore al Teatro dell’Unione di Viterbo) e alcune incursioni nel campo della poesia, si impiega come capo della ragioneria del Comune di Viterbo, rassegnando le dimissioni il 5 ott. 1880 a seguito di una controversia con il funzionario di Prefettura Enrico Pani Rossi e trovando temporaneo impiego presso il Comune di Sassari. Ritornato a Viterbo nel 1886, l’11 maggio 1887 venne nominato componente della Commissione comunale per l’archivio storico e la biblioteca e diventerà responsabile della biblioteca nel maggio del 1888, biblioteca fondata il 3 maggio 1810 e for­matasi a seguito della fusione dei fondi dell’Acca­demia degli Ardenti con quelli confiscati ai conventi.

Oppostosi strenuamente al trasferimento dei documenti dell’Archivio Storico di Viterbo all’Ar­chivio di Stato di Roma, nei venticinque anni trascorsi alla direzione della Biblioteca comunale il P. studiò e riordinò l’ingente patrimonio librario e per­gamenaceo, provvedendo alla compilazione di due cataloghi distinti per i fondi già esistenti e per le nuove accessioni, oltre che a quella di un innovati­vo catalogo alfabetico a schede mobili che il suo successore alla direzione della biblioteca, Giusep­pe Signorelli, perfezionò e ultimò.  Sono questi gli anni nei quali vedono la luce la sue più importanti opere storiche e si sviluppano i suoi interessi per la storia dell’arte e dell’archeologia.

Nel 1895 è nominato Regio Ispettore onorario agli scavi e ai monumenti e segue, dall’anno successivo, i lavori di restauro del Palazzo papale di Viterbo che si protrarranno fino al 1908. Nel 1904 è membro, insieme a P. Egidi, A. Scriattoli e G. Signorelli, della Commissione incaricata dell’allestimento del Museo civico. Il P. venne col­locato a riposo per problemi di salute il 12 genn. 1912 e alla fine del suo mandato la biblioteca fu tra­sferita nel palazzo fra la piazza del Comune e via Cavour, avendo come bibliotecario e conservatore il già citato Signorelli, nominato dal Consiglio co­munale l’11 apr. di quello stesso anno. Profonda­mente interessato alle antichità della sua città nata­le, il P. fu scrittore prolifico, autore di saggi storici e di guide storico-artistiche. Alla sua morte donò tutti i suoi libri e le sue carte alla biblioteca comunale che aveva diretto per tanti anni.

A Viterbo un istituto statale di istruzione primaria e una via portano il suo nome.

Opere. – Storia della città di Viterbo: illustrata con note e nuovi documenti in gran parte inediti (Roma, tipografia del­la Camera dei Deputati, 1877-1913; rist. anast. Bologna, For­ni, 1974); Guida dei principali monumenti di Viterbo (Roma, Tip. della Camera dei Deputati, 1889; rist. anast. Viterbo, Set­te città, 1993); Memorie e documenti inediti sulla Basilica di S. Maria della Quercia di Viterbo, monumento nazionale (Roma, Società laziale, 1890); L’ospìzio degli esposti dalla sua fondazione fino all’anno 1890: memorie storiche scritte per cura della deputazione amministratrice da Cesare Pinzi (Viterbo, Tip. Monarchi, 1891); Gli ospizi medievali e l’ospe­dale grande di Viterbo: memorie storiche scritte per cura della deputazione amministratrice (ibid., 1893); I principali monumenti di Viterbo: guida pel visitatore (ibid., 1894); Qua­si duemila anni di memorie sulle terme viterbesi: proemio storico al libro del prof. M. Alivia “Il clima nella stagione estiva e le sorgenti Termo-minerali di Viterbo” (Viterbo, tip. Agnesotti & C., 1894); Cenni storici sulla chiesa e confra­ternita di S. Maria della Cella di Viterbo (Viterbo, Tip. Monarchi, 1896); Carlo villa Viterbo (Viterbo, Cionfi, 1908); Il castello e la villa di Bagnaia già signoria dei vescovi viter­besi (Viterbo, Tip. Aldo Manuzio, 1908); Lettere del Legato Vitelleschi ai Priori di Viterbo: dal 1435 al 1440 (Roma, R. Società Romana di Storia Patria, 1908); L’insurrezione di Vi­terbo nel 20 settembre 1860: memorie e documenti (Viterbo, Tip. G. Agnesotti, 1910); Il palazzo papale di Viterbo nel­l’arte e nella storia (ibid., 1910); Per l’inaugurazione del museo civico di Viterbo (ibid., 1912).

BIBL. – Carosi 1957, passim; Barbini 1992b; Sguario 1992, pp. 11-12; Quattranni 2001, pp. 24-26 (con bibl.); Giovanni Battista Sguario, La Biblioteca Comunale degli Ardenti in www.bibliotecaviterbo.it; A. Quattranni, Cesare Pinzi, Viterbo e la sua storia. Lettere (1886-1916), Viterbo 2017.

[Scheda di Marina Bucchi – Ibimus; integrazione di Luciano Osbat- Cersal]