Chenis CarloVescovo (Torino, 20 apr. 1854 – Civitavecchia, 19 mar. 2010)

Intellectus et Fides in Caritate si legge sul blasone che caratterizza il suo vescovato. In questo motto è riassunta tutta la vita, i desideri e le aspirazioni del C.. Fu ordinato sacerdote salesiano a Cuorgnè il 26 maggio 1984, licenziato in Filosofia all’Università di Torino, si laureò in Materie letterarie, specializzandosi in Storia dell’arte nella medesima università. Oltre all’insegnamento di Filosofia teoretica, svolse i compiti di Segretario e di Economo di Facoltà, fu membro del Consiglio di Amministrazione della Facoltà, Cappellano, Cerimoniere e membro del Senato Accademico. Dal 1986 al 1998 operò nella Segreteria che si occupava delle relazioni con gli studenti. A partire dal 1984 fu animatore liturgico e Vicario della Comunità dei Docenti Gesù Maestro.

Nel 1994 si interessò all’attività della Fondazione Stauròs, che si occupa di arte sacra contemporanea e nel 1995 fu nominato da Giovanni Paolo II Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa. Dal 1997 al 2000 fu membro della Commissione Artistico Culturale del Giubileo. Fu poi vicepresidente della Fondazione per i Beni e le Attività artistiche della Chiesa e Segretario coordinatore della fondazione ARSNEA. In seguito alla passione per l’arte e per l’approfondimento di temi teologici pubblicò oltre cinquecento lavori, fu curatore di mostre e convegni, insegnò in alcuni master di Beni Culturali, collaborò con diverse riviste, fu consulente di progetti riguardanti costruzioni e ristrutturazioni di chiese. In Vaticano lavorò con intensità per dodici anni. Operò nella parrocchia di Santa Emerenziana a Roma e in diversi centri religiosi della Sardegna. Il 21 dicembre 2006 Benedetto XVI lo elesse vescovo di Civitavecchia e il 10 febbraio 2007 fu consacrato dal Cardinale Tarcisio Bertone nel tempio di Don Bosco a Roma. Il 24 febbraio 2007 prese possesso della Diocesi nella chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi e con la prima concelebrazione nella chiesa di San Francesco di Paola. Il giorno successivo era a Tarquinia nella chiesa dei Santi Margherita e Martino per la prima messa. I fedeli della Diocesi rimasero colpiti dal suo sorriso e dalla sua gentilezza. Fu un vescovo molto apprezzato tra i fedeli di Civitavecchia e Tarquinia.

Fu colpito da una grave malattia che in tre mesi lo condusse alla morte il 19 marzo 2010. Nella lettera che annunciava ai fedeli la sua malattia, scrisse: «In un unico colpo il Signore ha davvero trovato la soluzione a quell’intrigo di genialità e mediocrità che s’affastellava nella mia esistenza». Il 23 marzo 2010, il cardinale Bertone, suo amico, durante l’officio del funerale, svoltosi nel porto di Civitavecchia alla presenza di oltre diecimila fedeli, disse che era stato un vero “Homo Apostolicus”. Le sue spoglie ora si trovano presso il santuario della Madonna delle Grazie ad Allumiere.

BIBL.- A. Dolgetta, S.E.R. Mons Carlo Chenis. Vescovo di Civitavecchia e Tarquinia. Il suo episcopato attraverso le immagini. 24 febbraio 2007-19 marzo 2011, Civitavecchia,  Signum, 2011; [it.cathopedia.org; www.vatican.va].

[Scheda di Eleonora Roscioni, Società storica civitavecchiese]