Giamberti, Antonio (Antonio da Sangallo il Vecchio) – Architetto (Firenze, 1455/1460 – 1534).

Fu attivo nella Roma papale e nel Lazio, nella Firenze medicea e in Toscana. La sua formazione come legnaiolo avvenne nella bottega del fratello maggiore Giuliano, dove apprese la consuetudine con i problemi del cantiere, acquisendo una specializzazione «tecnica» che gli permise di costruire una sua identità professionale definita. I due collaborarono strettamente in diversi cantieri di architettura civile e militare, fino agli anni Novanta del Quattrocento. Fu solo con la sua attività romana, coincidente con il periodo del pontificato di Alessandro VI, che G. iniziò a lavorare in modo indipendente: venne nominato architetto della fortezza di Castel Sant’Angelo ed ebbe l’incarico di realizzare il soffitto della basilica di S. Maria Maggiore.

A Roma, portò il suo contributo di esperto costruttore anche nei cantieri della Loggia delle benedizioni in San Pietro e forse in quelli dei palazzi della Cancelleria e Castellesi. Come architetto militare, venne impegnato dal papa nell’aggiornamento delle fortificazioni nei feudi appartenenti alla famiglia Borgia: nel 1494 iniziò la costruzione della rocca di Civita Castellana e nel 1499 fu impegnato nel castello di Nepi; negli anni 1500-1502 seguì i lavori di ristrutturazione della rocca di Sermoneta per Cesare Borgia, figlio del papa; sempre per Cesare, nel 1503 ideò il progetto della rocca di Montefiascone; negli anni 1501-1503 iniziò la costruzione del forte di Nettuno, forse in collaborazione con il fratello. A partire dal 1503 tornò in Toscana, dove lavorò in diverse città (Piombino, Pisa, Firenze, Montepulciano, Monte San Savino, Livorno) e dove ebbe occasione di collaborare con Leonardo da Vinci.

BIBL. – Bruschi 1985; Arnaldo Bruschi – Paola Zampa in DBI, 44, pp. 273-287; Zampa 2002; Chiabò – Gargano 2003.

[Scheda di Micaela Antonucci – Ansl]