Sita nel centro storico di Civitella D’Agliano, passando per l’antica porta, è collocata a circa un metro di altezza sopra il livello stradale[1]. La chiesa accoglie l’immagine della Madonna col Bambino in braccio anticamente collocata in una edicola esterna e “che cominciò a fare miracoli di sei marzo 1677 …”[2]. In seguito alla crescente devozione dei fedeli, nel 1678, si iniziano i lavori di costruzione della chiesa[3], che viene benedetta il 21 maggio 1679 e all’interno della quale viene trasportata la miracolosa immagine nel novembre del 1680[4]. Presto, sia la cappella della Madonna che la chiesa tutta manifestano la necessità di interventi di restauro (1768), poco dopo è la volta della scalinata della porta principale (1782) e della porta stessa (1798)[5]. Ancora restauri si realizzano nel 1929, nel 1930 e nel 1969.
Origine della devozione – Secondo la tradizione la Madonna stessa, apparendo in sogno ad una sordomuta e guarendola, nel 1677, la incaricò di riferire alle autorità la richiesta che l’immagine fosse messa a riparo dalle intemperie.
Note storiche – Per circa un secolo e mezzo rappresentò solo una pia immagine a protezione dell’accesso al paese ma, il 6 marzo 1677, venne reso pubblico il primo di una numerosa serie di miracoli che valse alla sacra icona il titolo di Regina Gratiarum.
Il consistente numero di grazie e prodigi che si verificarono a Civitella, come riportato presso l’archivio della cancelleria vescovile di Bagnoregio, attirò numerosi pellegrini anche dai paesi più lontani e con l’incremento dei pellegrinaggi aumentarono in modo cospicuo le elemosine, le donazioni e i lasciti testamentari[6].
Celebrazioni – Ogni anno si celebrava la memoria della traslazione della sacra Immagine (novembre 1679), la festa venne spostata poi al giorno della solennità dell’Immacolata Concezione (8 dicembre). Il 26 ottobre 1989 la Madonna delle Grazie è stata proclamata compatrona della parrocchia e del paese di Civitella d’Agliano.
Ex voto – Altrettanto consistente doveva essere il patrimonio di oggetti votivi, comprovante la generosità della Regina Gratiarum verso i suoi fedeli, di cui restano oggi diciassette formelle in maiolica policroma, una ventina di ex-voto anatomici e un numero imprecisato di ex-voto in argento.
Fonti archivistiche
L’Archivio della chiesa dei SS. Pietro e Callisto conserva documenti relativi alla chiesa di S. Maria delle Grazie: Entrate e uscite (1 u.a., 1726-1861), Legati (1 u.a., 1881-1921).
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti relativi a S. Maria delle Grazie: amministrazione (1 u.a., XVI-XX sec.), corrispondenza e atti amministrativi (1 u.a., 1686-1911), debito pubblico, cassa depositi e prestiti (1878-1937).
[1] A. Cento, Civitella D’Agliano, le sue origini e il suo popolo, Viterbo, 2009, p. 153.
[2] Ibidem, p. 254.
[3] Ibidem, p. 256.
[4] Ibidem, p. 263.
[5] Ibidem, p. 267.
[6] “Informazioni” rivista del Centro di Catalogazione dei Beni Culturali della Provincia di Viterbo, n. 17 del 2000; cfr: Madonna delle Grazie in: Ass. Collegamento Nazionale Santuari
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]