A Nord-Est della piazzetta di S. Giovanni si trovava una antichissima chiesa dedicata a S. Giovanni che viene abbandonata nel 1416 a favore di una nuova chiesa con lo stesso titolo eretta a pochi metri di distanza[1]. Questa nuova chiesa viene elevata a collegiata nel 1571 e resta parrocchia fino al 1582 quando viene edificata la chiesa intitolata ai SS. Giacomo e Filippo[2]. All’interno era a navata unica, il pavimento in cotto, la copertura a tetto visibile sorretto da tre arcate in muratura. Aveva una facciata di linee modeste, con un portale rifinito da cornici in travertino raggiungibile dal piano della piazza tramite una gradinata, due piccole finestre quadrate disposte ai lati dell’ingresso e, in alto, un occhio di facciata[3]. Sopra la sacrestia era un modesto campanile a torre[4]. Era adornata da pale d’altare e affreschi. Alcuni altari erano mantenuti dalla Confraternita del Corpo di Cristo, del Rosario, della Misericordia o morte[5]. Nel 1835 crolla gran parte del tetto che viene ristrutturato; nel 1844, ormai abbandonata, viene utilizzata come oratorio delle compagnie esistenti a Castiglione, nel 1867 è adibita a luogo di soggiorno per alcuni patrioti Garibaldini che, lasciandola, danno fuoco alla paglia sulla quale riposavano danneggiando l’edificio. Riconsacrata nel 1879 viene poi destinata ad altro uso[6]. Oggi ne rimane solo un rudere.
[1] E. Angelone, Dai Calanchi al Cimino, le chiese dell’antica diocesi di Bagnoregio e i loro archivi, [Quaderni del Cersal, 9], Viterbo, Sette Città 2019; cfr.: E. Ramacci, Le chiese di Castiglione: i luoghi di culto attraverso i secoli, Viterbo, 1991, pp. 19-20.
[2] L. Scarino, Il culto …, cit., p.p. 40-41; cfr.: E. Ramacci, Le chiese …, cit., p. 21.
[3] Ivi.
[4] Ivi.
[5] Ibidem, p. 24.
[6] Ibidem, pp. 24-25.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]