Sita a poca distanza dalla strada provinciale che da Castiglione conduce allo scalo ferroviario. Secondo la tradizione popolare lo stabile viene inizialmente eretto come Ospedale e trasformato in chiesa nel 1481, mentre un nuovo ospedale viene fatto costruire in aderenza ad essa. L’interno è a navata unica, copertura a tetto visibile sorretto da tre capriate, pavimento in cotto. Ha una facciata di forma semplice con porta d’ingresso e due finestre laterali, un occhio di facciata e campaniletto a vela[1]. Ha un unico altare adornato da un quadro raffigurante il Padre eterno, la Vergine col Bambino e i santi Giovanni, Rocco, Sebastiano e Bernardino, datata 1485[2]. Nel 1586, essendo la chiesa priva di un cappellano fisso, viene assegnata alla Confraternita del Corpo di Cristo. Nel 1836 la chiesa, ormai fatiscente, viene restaurata dal Comune ma rimane abbandonata e l’ospedale adiacente viene demolito[3]. Oggi è officiata una sola volta l’anno nel giorno di S. Rocco (16 agosto)[4].

[1] E. Angelone, Dai Calanchi al Cimino, le chiese dell’antica diocesi di Bagnoregio e i loro archivi, [Quaderni del Cersal, 9], Viterbo, Sette Città 2019; cfr.: E. Ramacci, Le chiese di Castiglione: i luoghi di culto attraverso i secoli, Viterbo, 1991, p. 25.

[2] Ibidem, p. 26.

[3] L. Scarino, Il culto mariano a Castiglione in Teverina, Acquapendente, 2006, pp. 41-42.

[4] Ivi.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]