Una piccola chiesa rurale intitolata a S. Egidio era sita nei pressi dell’antico castello oggi scomparso di Castronuovo, nel 1571 viene unita alla nuova collegiata di S. Giovanni Battista insieme alla chiesa di S. Maria in Porciano. Dal XVII secolo la chiesa non viene più officiata ed è lasciata al suo lento degrado[1]. Nel 1959, nei pressi dello scalo ferroviario, viene eretta una nuova chiesa anch’essa dedicata a S. Egidio costruita con il contributo della comunità di Castiglione e di papa Giovanni XXIII, sarà inaugurata nel 1962[2]. La chiesa di stile moderno è costruita con bozze di pietra di colore rosa, come pure il bel campanile a torre eretto a poca distanza dal tempio ma comunicante tramite la sacrestia. L’interno è a navata unica, con un unico altare sul quale è posto il simulacro di S. Egidio[3]. Distaccata nel 1974 dalla diocesi di Bagnoregio per entrare a far parte di quella di Orvieto, nel 1981 viene affidata al parroco di Castiglione quale economo spirituale[4].
[1] E. Angelone, Dai Calanchi al Cimino, le chiese dell’antica diocesi di Bagnoregio e i loro archivi, [Quaderni del Cersal, 9], Viterbo, Sette Città 2019; cfr.: E. Ramacci, Le chiese …, cit., p. 43.
[2] L. Scarino, Il culto mariano a Castiglione in Teverina, Acquapendente, 2006, pp. 43-44.
[3] E. Ramacci, Le chiese …, cit., p. 45.
[4] L. Scarino, Il culto …, cit., pp. 43-44.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]