La chiesa dei ss. Pietro e Callisto sorge sulla piazza dell’antico castello di Civitella, costruita in epoca cinquecentesca grazie alla generosità dei fedeli sul luogo di un precedente edificio dedicato a S. Pietro e divenuto troppo piccolo per l’aumento della popolazione[1]. Ha tre navate con colonne ottagonali a sostegno di quattro archi a tutto sesto, la copertura è a volta nel presbiterio, a capriate nella navata centrale e a semischiera nelle navate laterali. La facciata, in parte coperta dalla casa parrocchiale, ha un portale in pietra sormontato da un timpano, sopra il quale si apre una bifora e un occhio di facciata. Ai lati le statue dei SS. Pietro e Callisto. Alla chiesa si accede attraverso una gradinata in basaltina. Sullo sfondo un bel campanile che termina con una elegante cupola[2].

Già nel 1566 il Comune dispone la ristrutturazione del campanile e, in quello stesso anno, la chiesa viene consacrata col titolo dei SS. Pietro e Callisto[3]. Nel 1567 è la volta del tetto[4]. Nel 1610 l’edificio necessita di altre riparazioni: si dispone di intervenire con piccoli interventi, l’ordine viene ribadito nuovamente nel 1613 e nel 1620 fino a che, 50 anni dopo, crolla il presbiterio. Per tutto il Settecento si susseguono piccole ristrutturazioni[5] fino al XIX secolo che vede fermarsi i lavori sulla chiesa. Riprenderanno nel 1920 a spese delle confraternite laicali (del Nome di Gesù, del Sacramento e del Rosario), seguite da altri voluti da vescovi e canonici della chiesa[6].

Tra i sacerdoti che hanno prestato servizio nella chiesa sono Giovanni Battista Pagliadoca, Giuseppe Nucciarelli e Pompilio Pompili.

Fonti archivistiche

L’Archivio della chiesa dei SS. Pietro e Callisto è costituito da un’unica serie “Amministrazione” che contiene: Legati (2 u.a., 1580-1935), libri di amministrazione (3 u.a., 1719-1862), congregazioni (1 u.a., 1880-1909), libri di messe (4 u.a., 1871-1940), entrate e uscite (2 u.a., 1881-1899), confraternite riunite (1 u.a., 1935-1954).

L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva alcuni faldoni dedicati a Civitella D’Agliano e relativi a: Parrocchia e clero (3 u.a., 1594-1945), clero e Comunità (5 u.a., 1674-1950), carte relative all’amministrazione della parrocchia, alle cappellanie e ai benefici (31 u.a., XVI-XX secolo), amministrazione delle messe (3 u.a., XVI-XX secolo), confraternite e monasteri (10 u.a., XVI-XX secolo), privati (2 u.a., 1572-1932), risposte ai quesiti della S. C. del Concilio (4 u.a., 1929-1930).

[1] A. Cento, Civitella D’Agliano, le sue origini e il suo popolo, 1997, p. 168; cfr.: E. Angelone, Dai Calanchi al Cimino, le chiese dell’antica diocesi di Bagnoregio e i loro archivi, [Quaderni del Cersal, 9], Viterbo, Sette Città 2019.

[2] A. Cento, Civitella D’Agliano, le sue origini e il suo popolo, Viterbo, 2009, pp. 205-206.

[3] A. Cento, Civitella D’Agliano…, 1997, cit., p. 175.

[4] A. Cento, Civitella D’Agliano…, 2009, cit., p. 218.

[5] A. Cento, Civitella D’Agliano…, 1997, cit., pp. 177-178; A. Cento, Civitella D’Agliano…, 2009, pp. 223-230.

[6] A. Cento, Civitella D’Agliano…, 1997, cit., pp. 183-184.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]