Chiesa parrocchiale di S. Valentino (in Roccaltia)

Roccaltia era un castello sito sulla cima del monte S. Valentino, ne restano le rovine e in mezzo ad esse i ruderi di una chiesa, poco più in basso dell’antico castello. La chiesa aveva pianta quadrata, realizzata in peperino “nell’interna ed esterna faccia delle pareti e senza cemento”. Ne resta la base dei muri perimetrali, vari frammenti di una fonte battesimale cilindrica, un pilastrino (presumibile piedistallo di un altare, trasportato fuori dal perimetro ecclesiale), e pietre squadrate sparse tutt’intorno[1]. Della chiesa di S. Valentino non sappiamo altro che questo: “era parrocchia del Castello di Roccaltia, pagava la procurazione al vescovo di Bagnoregio nel XV secolo, segue le sorti del castello e quindi perviene, dopo aver fatto diversi passaggi da un Signore all’altro, nelle mani dei Frati del Convento di S. Maria in Gradi in Viterbo, che la tengono come semplice tenuta”[2].

[1] V. D’Arcangeli, Soriano nel Cimino nella storia e nell’arte, Soriano nel Cimino, 2014, p. 144.

[2] Cedido, Archivio Vescovile di Bagnoregio, Archivio della Curia Vescovile, Sezione parrocchie, serie Vitorchiano, fald. 6, fasc. 10, appunti don O. Righi.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]