Chiesa e convento di S. Maria in S. Nicola (o S. Nicolò, o Madonna delle Grazie)
Extra urbana, costruita alla fine del XIII secolo; a navata unica[1], in origine era decorata da affreschi spariti sotto quelli del XV-XVII secolo[2]. Inizialmente è affidata alle cure delle Clarisse che vi hanno un monastero. L’antico campanile viene restaurato nel 1458 da maestri lombardi della pietra. Nel 1497 le monache di S. Silvestro in Capite autorizzano il Comune ad edificare ed ampliare e rinnovare la cappella dedicata a S. Maria congiunta a quella di S. Nicolò. Nel 1503 il Comune concorda la riedificazione e l’ampliamento della chiesa; la costruzione prosegue fino al 1536[3]. La chiesa viene consacrata nel 1533 e, poco dopo (1558), l’intero edificio viene affidato agli Agostiniani[4]. Nel 1654 non riuscendo i frati a mantenere la chiesa, ricevono un sussidio in grano. Altra convenzione per pratiche liturgiche viene concessa nel 1748. Nel 1870 viene fatta la proposta di trasferire la parrocchia dalle due già esistenti (S. M. Assunta e SS. Trinità) in S. Maria di S. Nicola e si obbliga il Seminario a mantenerla[5]. Il trasferimento non avverrà.
[1] F. Aquilani, Vitorchiano: panoramica dei fedeli del Campidoglio e della cittadina, Roma, 1984, p. 38.
[2] Cedido, Archivi Vescovile di Bagnoregio, Archivio della Curia Vescovile, Sezione parrocchie, serie Vitorchiano, fald. 6, fasc. 10, appunti don O. Righi.
[3] Vitorchiano “Il passato presente”, a cura di F. Moscagna, s.l., 2005, p. 68.
[4] Cedido, AVB, ACVB, Sezione parrocchie, serie Vitorchiano, fald. 6, fasc. 10, appunti don O. Righi.
[5] Ivi.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]