Fosco, Gabriele – Vescovo (Sec. XVI)
Dopo il governo del Veltri, alla sede di Castro fu nominato fra Gabriele Fosco, agostiniano, forse originario di Ancona. Era teologo e sacrista del papa (prima Giulio II e poi Leone X) e fu spesso lontano dalla sua sede per gli impegni ricevuti dai pontefici. Era stato eletto il 30 aprile 1511 come Amministratore apostolico mentre era già vescovo di Durazzo (dove non andò mai) e mantenne questo incarico fino al 1518 quando a succedergli fu chiamato Gregorio Uberti che resterà a Castro fino al 1528, cedendo a Fosco una pensione di 300 scudi annui come risulta da atti di notai della Camera apostolica. Il Fosco resterà titolare della sede di Durazzo sino al 1533 quando muore.
In quegli anni gli Agostiniani erano retti da Egidio Antonini che era impegnato nella riorganizzazione e nella riforma dell’Ordine ed era il periodo durante il quale l’agostiniano Lutero dava avvio alla riforma protestante dopo essere venuto a Roma negli anni immediatamente precedenti al 1517.
Il Sacco di Roma risparmiò Castro che, per sua fortuna, non si trovava sulla strada degli Imperiali ma nel dicembre 1527 Castro fu comunque oggetto di un assalto che, per sventare una occupazione da parte della famiglia Farnese di Alessandro e di Pier Luigi, fu affidata a Galeazzo Farnese signore di Latera, che ebbe effetti disastrosi per la popolazione e per la città. A riferire al papa Adriano VII, dicono le fonti, fu il sua Sacrista che era stato amministratore di Castro, cioè l’agostiniano Gabriele Fosco.
BIBL. – E. Stendardi, Memorie storiche della distrutta città di Castro, 3^ ed. 1993, Grotte di Castro, Tipografia Ceccarelli, 1993, pp. 69-70 e p. 93, 99-104; HC, vol. III, p. 157.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]