Giovanni Antonio – Orafo (Viterbo, Secc. XV-XVI)
A Giovanni Antonio (e a Bartolomeo di Russolino) viene commissionato nel 1480 dalla Comunità di Blera il busto reliquiario di san Vivenzio. Ai due artisti viterbesi si attribuisce anche il braccio di san Vivenzio (sempre dello stesso committente), con caratteri di sorprendente arcaicità soprattutto se accostato al braccio reliquiario di san Bonaventura donato nel 1491 al convento francescano di Bagnoregio. Sia il busto che il braccio di san Vivenzio sono conservati nella chiesa di S. Maria Assunta di Blera dove san Vivenzio, secondo la tradizione, era stato il primo vescovo. Le due opere sono state sempre accomunate nelle cerimonie per le feste del Santo. E sono citate nella visita apostolica del 1573 del vescovo Alfonso Binarino: in quell’occasione il vescovo fece fare una base che doveva sostenere il braccio, poi sostituita nel 2000 dall’attuale base circolare.
BIBL. – B. Montevecchi (a cura di), Sculture preziose. Oreficeria sacra nel Lazio dal XIII al XVIII secolo, Roma, Gangemi Editore, 2015, p. 14 e 204.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]