Chiesa della Immacolata Concezione (o S. Maria della Pietà)
Intorno al 1843 si dubita della stabilità della parrocchia di S. Michele arcangelo che si ritiene insufficiente per le esigenze di culto, si fa istanza la papa per costruirne una nuova che viene intitolata all’Immacolata Concezione; la nuova chiesa sorge in località “Prato”, viene costruita con le donazioni del popolo e le rendite del beneficio vacante della Madonna dell’Orto e delle confraternite del Rosario, del Sacramento e della Pietà, in un terreno in parte di proprietà della Confraternita del Rosario, in parte del principe Montholon[1]. Nel 1867 si pone la prima pietra della nuova chiesa che ha forma a croce greca, sormontata da una cupola alla quale fanno da base le mura ottagonali; in cima alla facciata il simulacro della Immacolata Concezione[2]. La chiesa viene benedetta nel 1903. Pochi anni dopo le rendite delle confraternite confluiscono nella Congregazione di Carità, il Comune delibera di assegnare una somma annua per il mantenimento della chiesa che viene rivalutata negli anni successivi e, nel 1967, soppressa del tutto[3]. La fabbrica della immacolata non viene mai completata: il campanile mai costruito, così come la sacrestia, le decorazioni, ecc.[4] oggi è aperta al culto.
Fonti archivistiche
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti relativi all’Oratorio della compagnia della Pietà datati 1816-1911 e alla amministrazione della Chiesa Nuova (2 u.a., 1791-1886).
[1] D. Cenci, Castel di Piero ora San Michele in Teverina: un fortilizio medievale sulla Valle del Tevere, Grotte di Castro, 1981, p. 133.
[2] Ivi, p. 134.
[3] Ivi, p. 136.
[4] Ivi, p. 137.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]