Manfredi, Angelo – Caduto in guerra (Blera – Ivi, 29 ott. 1943)
Figlio di Francesco e di Giulia Fabbri, di anni 29, coniugato, era di Blera e faceva il contadino.
Un comando di truppe tedesche provenienti da Civitavecchia, giunte a Blera dove ritenevano ci fossero soldati e civili che qualcuno diceva avessero formato una banda per combattere i nazi-fascisti, non avendo trovato nulla, se la presero con gli uomini del paese che furono in parte caricati su un camion e portati in direzione di Civitavecchia per lavorare per i tedeschi mentre altri che tentavano di fuggire o che si erano nascosti furono uccisi per rappresaglia: era il 29 ottobre 1943. Una lapide ricorda i nomi dei 14 uccisi ed è posta a Palazzo Chiodi, in Via Roma n. 6 a Blera. Il Manfredi faceva parte degli uomini uccisi.
BIBL. – G. Fanti, L. Fanti, Storie dimenticate. Antifascismo, guerra e lotta partigiana nella provincia di Viterbo, Vol. I, Viterbo 2019, p. 235 e pp. 269-275; B. Di Porto, La Resistenza nel Viterbese in “Quaderni della Resistenza laziale”, n. 3, Roma 1977, pp. 38-39, pp. 162-165 e 202-203; F. Santella, Blera tra rappresaglie e bombardamenti in “La Loggetta”, Anno IX, n. 6, novembre-dicembre 2004, p. 7; M. Bracciani, L’eccidio nazista del 29 Ottobre 1943, in “La torretta”, Anno XI (1996), n. 1, pp. 8-12.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]