Confraternita della Misericordia o della Morte
La più antica attestazione della Confraternita a Castiglione è riferibile ad un testamento del 1589, mentre il documento più antico conservato presso l’Archivio diocesano di Bagnoregio è del 1597 (Libro della Ven. Confraternita della Morte 1597-1675). Pare che sia nata da una scissione della Confraternita del Corpo di Cristo che in principio si occupava di accompagnare i defunti alla sepoltura nella chiesa di S. Giovanni. Nel 1607 si associa all’Arciconfraternita di S. Giovanni Decollato di Roma. Indossa un sacco nero. Si riunisce nella chiesa dei SS. Giacomo e Filippo nella quale partecipa ai lavori di costruzione dell’altare dedicato al SS.mo Crocifisso all’inizio del XVII secolo[1], e amministra la chiesa di S. Maria delle Grazie. Dal 1707 al 1809 gestisce il Monte frumentario. E’ ancora oggi attiva[2].
Fonti archivistiche
L’Archivio della Confraternita della Misericordia è composto da 7 unità archivistiche datate 1594-1938 che contengono: Libri di amministrazione (2 u.a., 1594-1825), Monte Frumentario (1 u.a., 1707-1796), Congregazioni (2 u.a., 1722-1914), Entrate e uscite (1 u.a., 1821-1939), elenchi di fratelli e sorelle (1 u.a., 1924-1942).
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti relativi alla Confraternita della Misericordia datate 1599-1939.
[1] E. Ramacci, Le chiese di Castiglione: i luoghi di culto attraverso i secoli, Viterbo, 1991, p.11.
[2] L. Scarino, Il culto mariano a Castiglione in Teverina, Acquapendente, 2006, pp. 55-58.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]