Radulfo – Vescovo (Sec. XII-XIII)
Negli anni in cui Sutri era sotto il controllo dell’imperatore Enrico VI (sul finire del XII secolo) fu eletto un vescovo tedesco, secondo alcuni di nome Radulfo-Rodolfo, strettamente legato all’imperatore e alla sua famiglia. Alla morte di Enrico (1197) il fratello Filippo si rivolse a Radulfo perché intercedesse presso Celestino III e poi Innocenzo III per ottenere l’assoluzione dalla scomunica che gli era stata inflitta per aver occupato terre del Patrimonio di San Pietro. Innocenzo III affidò a Radulfo e all’abate del Monastero di Sant’Anastasio l’incarico di recarsi in Germania per assolvere Filippo dopo che questi avesse liberato l’arcivescovo di Salerno che teneva prigioniero. Radulfo andò oltre l’incarico ricevuto e assolse Filippo senza altra condizione. Al suo ritorno a Roma il papa Innocenzo III lo destituì e lo rinchiuse in un monastero dove poco dopo morì.
BIBL. – C. Nispi-Landi, Storia dell’antichissima città di Sutri, Roma, 1887, pp. 253-254 (dice che è tedesco ma non gli dà un nome); P. Chiricozzi, Le Chiese delle Diocesi di Sutri e Nepi nella Tuscia meridionale, Grotte di Castro 1990, p. 121 (anche lui non gli dà un nome); M. Venditelli, Sutri nel medioevo (secoli X-XIV), in Sutri nel medioevo. Storia, insediamento urbano e territorio (secoli X-XIV), a cura di Marco Venditelli, Roma, Viella, 2008, p. 668-69, 73.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]