La Compagnia di S. Antonio, aggregata all’Arciconfraternita della Trinità dei Pellegrini di Roma il 23 febbraio 1616[1]. Si riunisce presso l’altare omonimo nell’altare di S. Antonio Abate della chiesa parrocchiale che amministra e del quale conserva gli inventari e i libri[2]. Nella suddetta cappella, “esistente in mezzo della navata bassa a man dritta nell’ingresso di d(et)ta Chiesa formata di stucchi parte indorata e parte di diversi colori colorita. In d(et)ta Cap(pel)la v’è il quadro in tela di palmi dieci incirca rappresentante la Madonna SS.ma del Carmine, S. Antonio Ab(a)te, et altri santi …”[3].
Fonti archivistiche
L’Archivio della Compagnia di S. Antonio, oggi aggregato a quello della chiesa parrocchiale di S. M. Assunta, è costituto da quattro registri di amministrazione della Compagnia datati 1661-1808 tra cui: un libro di amministrazione (1661-1741), due libri dei beni (1697-1808), un istrumento (1787-1800).
[1] Cedido, Archivio Vescovile di Bagnoregio, Archivio Parrocchiale S. Maria Assunta Bomarzo, serie Amministrazione, Cabreo 1743, cit., c. 75r.
[2] Cedido, AVB, APSMAB, serie Amministrazione, Cabreo 1743, cit., c. 3v.; cfr. Cedido, AVB, Archivio Curia vescovile di Bagnoregio, Serie Visite pastorali, Visita 1691, c. 215.
[3] Cedido, AVB, Archivio Confraternita S. Antonio Abate, Serie Amministrazione, Libro dei beni, 1697-1775, c. 9
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]