Sita poco fuori il borgo di Castiglione, sopra il terreno chiamato di S. Lucia. La chiesa è eretta, insieme all’annesso convento, su un antico edificio costruito verso la fine del primo millennio dai padri Benedettini. I Benedettini vengono presto sostituiti dai Cistercensi. Nel 1369, con l’erezione della Diocesi di Montefiascone, per volontà di papa Urbano V, metà dei proventi della chiesa vengono assegnati alla Mensa vescovile di Montefiascone e una parte al Capitolo della Cattedrale di S. Margherita. Nel 1576 la visita pastorale definisce la chiesa abbandonata e indecente. Nel 1617 viene riparata ma nel 1706 è nuovamente abbandonata e in rovina[1]. Viene ancora riparata e vi viene eretta la Compagnia della Mortificazione. Pochi anni dopo però, la compagnia scompare e la chiesa ritorna nel più completo stato di abbandono. In epoca Napoleonica le proprietà della chiesa sono vendute al conte Bufalari che si impegna a restaurare la chiesetta e mantenerla[2]. Oggi non esiste più.
[1] E. Angelone, Dai Calanchi al Cimino, le chiese dell’antica diocesi di Bagnoregio e i loro archivi, [Quaderni del Cersal, 9], Viterbo, Sette Città 2019; cfr.: L. Scarino, Il culto mariano a Castiglione in Teverina, Acquapendente, 2006, pp. 42-43
[2] E. Ramacci, Le chiese di Castiglione: i luoghi di culto attraverso i secoli, Viterbo, 1991, pp. 37-39.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]