Chiesa e convento di S. Lucia

Sita extra moenia, presso la chiesa parrocchiale. La chiesina ha un altare maggiore, e gli altri dedicati alla Pietà e alla Madonna, S. Biagio e S. Antonio[1]. Nel 1573 risulta di patronato del conte di Castel di Pieri (Ottaviano Simoncelli), manca di metà del tetto presso la porta e della porta stessa; nel 1576 e definita desolata e quasi distrutta, non ha rettore e possiede un pezzettino di terra vicino alle sue mura; nel 1592 si dice annessa alla parrocchiale, vi sono due altari: uno di S. Antonio e uno di S. Biagio[2]. Nel vicino convento risiedevano i frati Francescani Conventuali, sito dove oggi è il cimitero di S. Michele. Alla metà del 1600, all’infuori della chiesa e del fabbricato annesso, il convento ha esigue proprietà. Viene soppresso nel 1653 secondo le disposizioni emanate da papa Innocenzo X[3]. I beni passano al Seminario di Bagnoregio[4].

Fonti archivistiche

L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti relativi alla amministrazione della Chiesa e convento S. Lucia e del Cimitero (2 u.a., 1701-1853).

 

[1] cfr.: Cedido, Archivio Vescovile di Bagnoregio, Archivio Curia Vescovile di Bagnoregio, sezione parrocchie, serie S. Michele in Teverina, Appunti dattiloscritti don O. Righi.

[2] cfr.: Cedido, AVB, ACVB, sezione parrocchie, serie S. Michele in Teverina, Appunti dattiloscritti don O. Righi.

[3] D. Cenci, Castel di Piero ora San Michele in Teverina: un fortilizio medievale sulla Valle del Tevere, Grotte di Castro, 1981, p. 82.

[4] cfr.: Cedido, AVB, ACVB, sezione parrocchie, serie S. Michele in Teverina, Appunti dattiloscritti don O. Righi.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]