Chiesa parrocchiale di S. Lucia (o della Fratta)
Sita a circa due chilometri e mezzo da Soriano, in località Sterpeti, documentata già nel IX secolo, sebbene abbia subito più volte rimaneggiamenti conserva tuttora la sua forma originaria[1]. Non figura nella lista delle chiese che, nel XV secolo, devono pagare procurazioni al vescovo di Bagnoregio, segno che in quella data aveva perduto ogni importanza[2]. Nel 1599 è indicata come parrocchia. Nella visita del 1701 risulta mantenuta dalla Compagnia di S. Antonio e, nel 1790 da quella di S. Lucia[3]. Nel 1974 la Congregazione dei Vescovi rivede i confini delle diocesi e le chiese di S. M. del Carmine e quella di S. Lucia passano alla diocesi di Orte[4]. Oggi è una modestissima chiesa campestre.
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva due fascicoli relativi alla amministrazione della chiesa di S. Lucia riguardanti: benefici (1632-1882), amm.ne (1648-1890), Comune e privati (1653-1860), corrispondenza privati (2 u.a., 1834-1865), Oratorio privato canonico Reali (1859), cappellania (1913-1933), risposte quesiti S. C. Concilio (1930), confini della diocesi e confraternite (1938).
[1] V. D’Arcangeli, Soriano nel Cimino nella storia e nell’arte, Soriano nel Cimino, 2014, pp. 99-102 e p. 116.
[2] Cedido, Archivio Vescovile di Bagnoregio, Archivio della Curia Vescovile di Bagnoregio, Sezione parrocchie, serie Vitorchiano, fald. 6, fasc. 10, appunti don O. Righi.
[3] C. Rebonato, Gli archivi ecclesiastici di Vitorchiano, Tesi di laure, Università degli studi della Tuscia, Facoltà di conservazione dei beni culturali, a.a., 2001-2002, p. 37.
[4] Ivi, p. 39.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]