Confraternita di S. Maria del Carmine
Istituita nel XVII secolo per testamento di Alessandro Dolci nella chiesa di S. Marta. Il Dolci aveva lasciato tutti i suoi beni alla madre e, dopo di essa, alla di dei sorella e suoi eredi. Terminata tale discendenza, l’eredità passa alla ven. Compagnia della Madonna del Carmine eretta a Marta col peso di tre messe la settimana[1]. La Compagnia aveva l’obbligo di far celebrare la festa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, tre anniversari e tre messe la settimana. I beni dell’eredità Dolci sono più volte reclamati dagli eredi e diverse cause si aprono nel corso del XVIII secolo su detta proprietà. È documentata fino agli inizi del XIX secolo[2].
Fonti archivistiche
L’Archivio della Curia vescovile di Montefiascone conserva documenti relativi alla Confraternita della Madonna del Carmine: patrimonialia (1716-1819), inventari (1714), vertenze (1617-1723), varie (1637-1797)
[1] Cedido, Archivio dell’antica diocesi di Montefiascone, Sezione Paesi, Marta, Fald. 16, fasc. 6.
[2] Ivi.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]