Chiesa e convento della Madonna del Cerro

A circa 100 m. in direzione nord-ovest dal km 4 della Strada Provinciale caninese, presso il confine tra il comune di Arlena e quello di Tuscania, nel territorio di quest’ultimo, si trova il Santuario della Madonna del Cerro con le sue pertinenze. L’area, pur ricadendo nel comune di Tuscania, è strettamente legata al territorio arlenese in quanto luogo sacro di antica origine, sede fino a qualche decennio fa di un modesto mercato in occasione di una fiera primaverile in onore della Madonna [1]. Affidata ai padri Passionisti diviene un importante luogo di ritiro e preghiera.

L’edificio religioso è a pianta rettangolare, contraffortato nei lati lunghi e composto da un ambiente scoperto adiacente alla facciata, dalla cappella coperta in cui si trova l’altare della Madonna e una struttura (oggi diruta) addossata al lato corto posteriore. Chiesa e fabbricato sembrano risalire ad un primo intervento avvenuto nella seconda metà del Seicento, seguito alla metà del XVIII secolo (in occasione della fondazione del ritiro Passionista del 1749) da un altro intervento che ha previsto il restauro della chiesa e l’ampliamento con i locali attigui, dimora dei religiosi[2].

[1] F. Ricci-L. Santella-D. Stoppacciaro, Emergenze archeologiche e storico-artistiche del territorio comunale di Arlena di Castro, Viterbo 1992, pp. 97-98.

[2] Ivi

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]