Oggi chiesa privata, è ciò che rimane dell’antica chiesa dello storico Castello. Ha una sola navata con copertura a tetto visibile e un unico altare. In tempi recenti viene divisa in due parti la maggiore delle quali è adibita a magazzino[1]. Si presume risalga al XIII secolo. Fino alla metà del XV secolo ha personalità giuridica, poi i suoi beni entrano a far parte della Mensa vescovile. L’ultima testimonianza della sua esistenza risale al 1573[2]. Nel 1776 le monache del Monastero del Buon Gesù di Orvieto, divenute proprietarie del terreno, fanno costruire una vasta chiesa dandole il titolo di Madonna delle Grazie in Agliano. Nel XIX secolo la tenuta e la chiesa divengono proprietà privata, nel 1863 si restaura l’edificio e l’affresco della Madonna in Trono coi santi Biagio e Antonio abate[3]. Oggi appartiene alla famiglia Valentini.
Fonti archivistiche
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva alcuni documenti relativi alla chiesa di S. Biagio e riguardanti l’amministrazione della chiesa (2 u.a., XVI-XX sec.).
[1] A. Cento, Civitella D’Agliano, le sue origini e il suo popolo, Viterbo, 2009, p. 272; cfr..: E. Angelone, Dai Calanchi al Cimino, le chiese dell’antica diocesi di Bagnoregio e i loro archivi, [Quaderni del Cersal, 9], Viterbo, Sette Città 2019.
[2] A. Cento, Civitella D’Agliano, …, 2009, cit., p. 273.
[3] Ivi.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]