Chiesa e convento di S. Pietro

Sita fuori dal borgo vicino alla chiesa di S. Salvatore, sembra risalire ad un nucleo di monaci benedettini, dipendenti dal convento di S. Silvestro in Capite a Roma che, intorno all’anno Mille, fondano il convento e la chiesa di S. Pietro. Di forma rettangolare, a navata unica, ha un portale con due lastre di peperino lavorate con disegni fantastici presumibilmente asportati dalla vicina città di Ferento[1]. Nel 1274-1280 la chiesa paga una decima alla Camera Apostolica[2]. Nel 1285-87 i monaci benedettini si spostano nel convento di S. Lorenzo fuori le mura e vengono sostituiti da monache di S. Chiara. Annesso alla chiesa era anche l’Ospedale di S. Terenziano. Nel 1573 la chiesa è definita in condizioni precarie; nel 1650 manca di tutto e perciò si sequestra il beneficio con ordine al nuovo beneficiario di fare le riparazioni e non pagare il titolare se non a riparazioni fatte; nel 1775 le monache sono costrette a vendere i beni del monastero a privati[3]. Oggi sconsacrata, in pessime condizioni, manca del tetto e gli affreschi sulle pareti sono pressoché distrutti[4].

Fonti archivistiche

L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti relativi alla chiesa di S. Pietro datati 1591-1937.

 

[1] F. Aquilani, Vitorchiano: panoramica dei fedeli del Campidoglio e della cittadina, Roma, 1984, p. 39.

[2] Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV. Latium, a cura di Giulio Battelli, Città del Vaticano, 1946.

[3] Cedido, Archivio Vescovile di Bagnoregio, Archivio della Curia Vescovile, Sezione parrocchie, serie Vitorchiano, fald. 6, fasc. 10, appunti don O. Righi.

[4] Vitorchiano “Il passato presente”, a cura di F. Moscagna, s.l., 2005, pp. 60-61.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]