Chiesa di S. Valeriano (in loc. Seppie[1])

Sita vicino alla chiesa di S. Caterina (per l’unione con la chiesa di S. Caterina della pievania di S. Valeriano in Seppie, che pagava la decima a Lubriano, ci furono diverse liti tra il 1576 e il 1601 in seguito alle quali gli abitanti di Seppie vennero esonerati dal pagare la decima a S. Caterina[2]).   La chiesa è filiale della parrocchia di Lubriano dalla quale dista circa mezzo miglio, ha un unico altare mantenuto dal marchese Borbon del Monte. Nel 1755 si dispone di apporre i vetri alle finestre e risistemare la porta della torre campanaria, ma la chiesa è definita dotata del necessario per le celebrazioni[3].

[1] Benedetto di Erasmo di Seppio e Simonetto di Cecco da Castel Piero dal rettore del Patrimonio che aveva fatta all’Albornoz richiesta di armati, furono chiamati a Viterbo per conferire con lui sui bisogni della difesa delle terre del Patrimonio. Il testo del documento è dal regesto del Die XVI (febbr.) solvi … misso cum litteria Dni Rect. Apud Castra Seppi et Castri Perii …; Antonelli, La dominazione pontificia nel Patrimonio, Arch. Soc. Rom. St. P., Vol. XXX, anno 1907; cfr.: E. Righi, appunti su Lubriano [Dattiloscritto], conservato presso Cedido, Archivio Vescovile di Bagnoregio, Fondo della Curia vescovile di Bagnoregio, Sezione parrocchie, Serie Lubriano, Fald. 1.

[2] E. Righi, appunti su Lubriano [Dattiloscritto], conservato presso Cedido, AVB, Fondo della Curia vescovile di Bagnoregio, Sezione parrocchie, Serie Lubriano, Fald. 1; cfr.: Cedido, AVB, serie visite pastorali, visita 1576 c. 141.

[3] Cedido, AVB, serie visite pastorali, visita 1755-57, cc. 145-146; cfr.; visite: 1826, c. 211; 1831, cc. 199-206.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]