Fatta costruire dal popolo di Castiglione nel 1582 ritenendo l’antica chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista ormai angusta per i tanti fedeli, è consacrata nel 1706 a seguito delle ristrutturazioni rese necessarie dal terremoto del 1703[1]. La chiesa è a tre navate, coperta a volta, con una facciata di stile rinascimentale divisa in due piani di tre campi ciascuno. Sull’architrave è la scritta “SS. Iacob. Et Philip. A. D. MDCXXX”. Nei campi laterali si aprono due altri ingressi più modesti riquadrati da una semplice cornice. E’ affiancata da un bel campanile a torre[2]. Sull’altare maggiore è collocata una pala ottocentesca raffigurante la Madonna della Neve e i santi Giacomo e Filippo opera del pittore viterbese Pietro Papini[3], numerose altre opere seicentesche abbelliscono la chiesa[4]. Nel 1759 una nuova scossa di terremoto lesiona la volta della navata centrale che viene riparata con robuste chiavi di ferro. Nel 1797 si dà inizio alla costruzione del nuovo campanile a torre che, terminato nel 1811, è colpito da un fulmine nel 1827 e nuovamente restaurato nel 1836. Altri piccoli interventi di ristrutturazione sono attuati negli anni successivi, fino all’ultimo e più sostanziale restauro apportato tra il 1948 e il 1953 quando viene affrescata la volta della navata centrale, ristrutturati alcuni altari, rifatti il pavimento e il finestrone del presbiterio, ecc. Nel 1953 la chiesa è nuovamente inaugurata. Seguono i restauri di importanti opere conservate all’interno e, nel 1990, della facciata e del campanile[5]. Nell’edificio si riunisce la Confraternita della Misericordia o della Morte che amministra l’altare del SS. Crocifisso[6] e le confraternite del Rosario e del SS.mo Sacramento. Tra i parroci che hanno prestato il loro servizio a Castiglione fino al 1946 è stato don Vittorio Bartoloni.
[1] E. Angelone, Dai Calanchi al Cimino, le chiese dell’antica diocesi di Bagnoregio e i loro archivi, [Quaderni del Cersal, 9], Viterbo, Sette Città 2019; cfr.: L. Scarino, Il culto mariano a Castiglione in Teverina, Acquapendente, 2006, p. 39; cfr.: E. Ramacci, Le chiese di Castiglione: i luoghi di culto attraverso i secoli, Viterbo, 1991, p. 7.
[2] L. Scarino, Il culto …, cit., p. 39.
[3] Ibidem, p. 40.
[4] Cfr.: E. Ramacci, Le chiese …, cit., p. 6.
[5] E. Ramacci, Le chiese …, cit., pp. 13-14.
[6] Sull’altare è una scultura lignea del Cristo in Croce risalente al XVI secolo che, nel giorno del 3 maggio, viene portata in processione per le vie del paese. Cfr.: L. Scarino, Il culto …, cit., p. 40.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]