Vignanelli, Ferruccio – Musicista (Civitavecchia, 4 ott. 1903 – Roma, 5 maggio 1988).
Figlio di Giosafat e di Fermina Di Francesco, iniziò gli studi musicali con Francesco Balilla Pretella, Giacomo Setaccioli e Pietro Boccaccini (discepolo di Franz Liszt e di Beniamino Cesi); frequentò poi a Roma il Pontificio Istituto di Musica Sacra (dal 1919) studiando con Cesare Dobici, Raffaele Manari, Licinio Refice, Eduardo Dagnino e con l’abate Paolo Maria Ferretti; ivi si diplomò in canto gregoriano, composizione e organo. Dal 13 dic. 1929 fu nominato coadiutore del suo maestro monsignor Manari nell’insegnamento dell’organo agli alunni straordinari dell’Istituto; dal 1° maggio 1933 divenne titolare della cattedra d’organo principale e d’organografia. Dal 1923 al 1947 fu organista stabile della chiesa nazionale di S. Luigi de’ Francesi e, dal 1928 al 1958, di S. Carlo al Corso. Si dedicò anche al clavicembalo: per questo strumento tenne prima un corso di specializzazione presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (1946), poi fu titolare della cattedra presso il Conservatorio di Santa Cecilia (1952-1974), formando numerosi allievi destinati a carriere internazionali.
Intensa e prestigiosa fu la sua attività concertistica, svolta in Italia, Europa, Stati Uniti, Canada e Messico, sia come solista d’organo e clavicembalo, sia in collaborazione con altri solisti, complessi e direttori d’orchestra di fama internazionale; in particolare, fu per molti anni clavicembalista del famoso complesso dei Virtuosi di Roma, fondato da Renato Fasano nel 1948. Tra le tante esecuzioni, si ricordano le partecipazioni, dal 1939 al 1941, alle prime tre Settimane Senesi organizzate da Alfredo Casella sotto gli auspici dell’Accademia Chigiana, i concerti a Roma e a Ferrara per il terzo centenario della morte di Frescobaldi (1943), la presenza al Festival di Lucerna (1950) e nello stesso anno i concerti in varie città italiane e alla RAI per il bicentenario della morte di Bach. Numerosi i concerti per l’inaugurazione di nuovi organi, da lui stesso collaudati e non di rado progettati; con la ditta Mascioni, che realizzò molti di questi strumenti, ebbe una collaborazione durata per oltre 35 anni.
Accanto all’attività esecutiva, tenne molti corsi specialistici d’interpretazione cembalistica e conferenze-concerto a Roma (Accademia di Santa Cecilia), Ravenna, Venezia, Perugia e nel Messico (México D. T. e Guadalajara). Membro effettivo, consigliere e accademico (dal 1956) dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’Accademia Filarmonica Romana, ottenne numerose onorificenze, tra cui la commenda di San Gregorio Magno, il titolo di Officier d’Académie de France, la medaglia per i benemeriti dell’Arte e della Cultura conferita dal Ministero della Pubblica Istruzione. Dalla moglie Edda Illy, anch’essa organista e clavicembalista, ebbe due figli, Francesco e Barbara, entrambi musicisti.
Pubblicò vari articoli e saggi sull’organo e sul cembalo. Curò pregiate revisioni di musiche organistiche; tra esse, oltre alle citate trascrizioni di Pasquini e degli Scarlatti, figura anche la trascrizione di una Pastorale sopra temi tradizionali suonati sulle montagne dell’Alto Lazio alla vigilia di Natale. Questa Pastorale, rimasta inedita, fu eseguita da V. in più occasioni: nel concerto d’organo nella chiesa di S. Giuseppe a Sant’Agnello di Sorrento (1° ott. 1933), in un concerto radiofonico all’EiAR (21 genn. 1936) e nel concerto per l’inaugurazione del nuovo organo di S. Maria in Traspontina a Roma (11 marzo 1967). Fratello di Ferruccio fu Francesco (al secolo Arnaldo), nato a Civitavecchia nel 1888, fattosi monaco benedettino della Congregazione Cassinese e vissuto in monasteri dell’Ordine, tra cui 1’abbazia di Montecassino. Fu apprezzato pittore e scultore, autore fra l’altro delle due statue bronzee che decorano la cripta della basilica di Montecassino, fuse nel 1959 e raffiguranti i santi Benedetto e Scolastica in estasi. Amico intimo del celebre poeta Giuseppe Ungaretti, lo ospitò nel 1928 a Subiaco. Morì nel 1979.
BIBL. e FONTI – Roma, Pontificio Istituto di Musica Sacra, Archivio della Segreteria, faldone: IV A 20 (Documenti vari, programmi di concerto e ritagli di quotidiani). Bruno Barilli, Ferruccio Vignanelli, «Giornale d’Italia», Roma, 22 maggio 1935; L’inaugurazione del nuovo organo nella chiesa di Sant’Ignazio, «L’Avvenire d’Italia», Roma, 28 maggio 1935 (art. siglato A. B.); Cronaca di Civitavecchia. Antisanzionismo artistico, «Il Popolo di Roma», 8 die. 1935, p. 4, Concerto a Westminster della Filarmonica Romana, «Il Messaggero», Roma, 23 apr. 1964; Omaggio al maestro Ferruccio Vignanelli, Roma 4 ott. 1983 (programma di sala del concerto d’organo eseguito da Joachim Grubich); Alfredo Gasponi, È scomparso il grande organista Ferruccio Vignanelli, «Il Messaggero», Roma, 12 maggio 1988; Bartocci 1988; DEUMM, VIII, p. 241; Salvadori 1996; Pontificio Istituto di Musica Sacra – Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Accademia Filarmonica Romana, Ricordo del Maestro Ferruccio Vignanelli (5 maggio 1988-5 maggio 1998), Roma (programma di sala); Ferreira 2006.