Amato di Anagni – Vescovo (sec. XIII).

La figura di Amato canonico di Anagni, cappellano del car­dinale Riccardo Annibaldi di Ceccano, è accertata con sicurezza solo a partire dal 1° luglio 1256. L’identificazione con un tal A., arciprete di Zancato, che compare come testimone a Perugia nel 1228 e, di nuovo, nel 1233, è infatti dubbia. Nel 1256, in seguito alle discordie nate tra i canonici della cat­tedrale che avevano portato all’elezione di due di­versi presuli, A. venne nominato vescovo di Nepi dal pontefice Alessandro IV.

Nella lettera A. è defi­nito come «virum utique litteratus, moram honestate conspicuum, consilio providum et in spiritualibus et temporalibus circumspectum». Compare poi nello stesso anno (30 nov.) come firmatario di un’epistola dello stesso pontefice. Nel 1257 gli è indirizzata un’altra lettera del papa in risposta a una sua richiesta, fatta anche a nome dei vescovi delle diocesi vicine, di esenzione dagli obblighi relativi all’operato di legato della Santa Sede. Morì proba­bilmente nel 1259.

BIBL. – Ughelli, I, col. 1029; Régistres d’Alexandre IV, nn. 1385, 1454, 1942; HC, I, p. 380; Zappasodi 1908, I, p. 440; Paravicini Bagliani 1972, p. 150; Montaubin 1997, p. 402.

[Scheda di Fabrizio Vallelonga – Srsp]