Biferali, Ferdinando – Politico (Civitavecchia, 18 genn. 1901 – Viterbo, 27 mag. 1944)

Nato a Civitavecchia il 18 gennaio 1901 da Giuseppe e da Amelia De Fazi, si sposò con Zaira Panici da cui ebbe una figlia di nome Vincenza. Dopo aver fatto la scuola elementare divenne barbiere. Fu membro degli Arditi del popolo nel “biennio rosso” (1921-1922) e frequentava sovversivi, anarchici e comunisti. Fu condannato durante il periodo fascista a quattro anni di confino a Lipari. Andò a vivere a Viterbo continuando la sua attività politica. Dopo il 1943 fu Commissario politico a Viterbo nella banda partigiana che avrà il suo nome e che fu la formazione partigiana più importante tra quelle che operarono nella Tuscia. Egli, con l’aiuto di operatori mandati dal PCI di Roma, riuscì a costituire una serie di cellule sia in città che in provincia che provocarono numerosi atti di sabotaggio ai danni sia dei repubblichini che dei tedeschi E’ caduto durante i bombardamenti alleati di Viterbo il 27 maggio 1944 nei pressi del carcere di S. Maria in Gradi. E’ medaglia d’argento al valor militare.

BIBL. – G. Fanti, L. Fanti, Storie dimenticate. Antifascismo, guerra e lotta partigiana nella provincia di Viterbo. Vol. I, Viterbo, 2020, pp. 156-164; E. Ciancarini, Appunti di vite sovversive. Civitavecchiesi schedati nel Casellario Politico Centrale 1894-1943, in “Bollettino della Società storica civitavecchiese”, n. 28, 2019, pp. 37-38.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]