Cucchiari, Antonio – Insegnante, Politico (Marta, 1920 – Ivi, 3 feb. 2025)

Nato a Marta nel 1920, era il quarto di cinque figli in una famiglia contadina guidata da Giuseppe e da Clotilde Sassara. Sollecitato a continuare negli studi dall’allora parroco don Liberato Tarquini, si trasferì nel Collegio dei Salesiani di Genzano, poi a Lanuvio e ad Amelia. Conseguita la maturità al Liceo “Giulio Cesare” di Roma si iscrisse alla Facoltà di Lettere alla Sapienza di Roma ma dovette interrompere gli studi per lo scoppio della guerra. Divenuto sottotenente fu assegnato a Pordenone dove lo trovò l’8 settembre 1943. Da lì il ritorno al paese e qui riuscì ad evitare la deportazione da parte dei tedeschi; passato il fronte riprese gli studi e si laureò nel 1946. Aveva conosciuto e cominciato a collaborare con Alberto Maria Ghisalberti e a fare ricerche delle quali sono testimonianza i brevi saggi su Luigi Masi tra lira e spada (1846-1849) (in “Rassegna storica del Risorgimento”, a. 37, fasc. 1-4, gen-dic 1950) e L’ultimo triumvirato (in “Capitolium”, sett.- dic. 1949). Nel 1949 cominciò ad insegnare prima ad Anagni, poi ad Assisi, Orvieto, infine Viterbo dove, dal 1964, insegnò italiano e storia al Magistrale “Santa Rosa” e dove rimase sino al pensionamento avvenuto nel 1991 anche se la sua collaborazione con il mondo della scuola proseguì per altri anni.

Dal dicembre 1962 era stato eletto Sindaco di Marta con una lista di sinistra e poi fu confermato per altri sei anni nel 1966. Nel 1970 cedette alle insistenze di Angelo La Bella e si presentò alle elezioni provinciali di Viterbo: Fu eletto consigliere come indipendente nelle liste del PCI e nel 1972 nuovamente confermato. Nella giunta di sinistra guidata da Marcello Polacchi nel 1976 divenne Assessore provinciale alla cultura e, tra le sue iniziative, ci fu la creazione del Centro di iniziative artistiche e culturali che attivò un nutrito programma di iniziative culturali a Viterbo e nella provincia. Sono di questi anni i risultati della sua collaborazione ad attività di ricerca culminati nei volumi I cattolici dal Fascismo alla Resistenza, Roma, Edizioni Coines 1977 e Cattolici tra Togliatti e De Gasperi (1937-1945), Roma, Carecas 1977. Dopo il 1978 non fu nuovamente eletto in Provincia e progressivamente si distaccò dall’attività politica e amministrativa anche per incomprensioni nate all’interno della Sinistra.

Restano a testimonianza della sua attività come amministratore di Marta l’opuscolo Attività amministrativa del Comune di Marta. 1966-1972, Soriano nel Cimino, 1972.

BIBL. – A. Mattei, La civiltà del paese. Gente così, Piansano 2021, pp. 250-269

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]