Vico Pietro Di (IV) – Signore feudale, prefetto (sec. XIII).

Erede dei possedimenti di Pietro III, mantenne il controllo per conto della Chiesa dei principali castelli della Tuscia: Viterbo, Civitavecchia, Vetralla, Soriano nel Cimino. Come gran parte dei membri della sua famiglia ricopri la carica di prefectus Urbis e nel 1258 quella di podestà a Narni. Nel 1248 i suoi castelli vennero attaccati da Pandolfo Anguillara. Alleato di re Manfredi, nel luglio 1262 riconobbe al Comune di Viterbo i diritti sulla sua metà del castrum di San Giovenale e li cedette ottenendone in cambio l’usufrutto vita natural durante.

A nome del re di Sicilia si impossessò di Sutri, da dove venne poi cacciato dal vicario di Carlo d’Angiò. Trovò rifugio nel castello di Vico, poi assediato dagli Angioini, e venne liberato nel 1264 dalle truppe di Manfredi. Dopo aver cercato di sollevare Roma contro gli Angioini, sollevazione con epilogo tragico per Pietro che perdette in quel frangente anche un figlio, riparò nel castello di Cerveteri dove ricevette la scomunica del papa. Nel 1265 fece atto di sottomissione e il pontefice lo reintegrò nei suoi possedimenti. Ebbe forse quattro figli, dei quali sono noti Pietro V e Manfredi. Morì nel 1268 per una ferita riportata nella battaglia di Tagliacozzo e venne sepolto nella chiesa di S. Francesco a Viterbo.

BIBL. – Calisse 1887, pp. 31-45; Pardi 1895, p. 574; Savignoni 1895-97, p. 309 doc. 116; Garms – Sommerlechner 1981-94, II, pp. 217-221; Carbonetti Vendittelli 1993, p. 97; Carocci 1993, pp. 307, 340; Corteselli – Pardi 1993, p. 220; Maire Vigueur 2000, pp. 790, 814; D’Andrea 2002, pp. 70, 120.

[Scheda di Antonella Mazzon – Isime]