Lamberto – Vescovo (sec. X).

Nel concilio roma­no del 1015 celebrato dal pontefice Benedetto VIII è attestata la presenza di un vescovo di Bomarzo di nome Lamberto, che sottoscrisse, subito prima di Giovanni di Bagnorea, il decreto emanato a favore di Guglielmo abate di S. Benigno Fruttuariense, in relazione alla controversia con il vescovo Warmundo d’Ivrea sulla giurisdizione dell’abbazia.

La sua figura è inoltre menzionata negli atti dell’in­venzione dei corpi dei martiri Marciano e Giovan­ni, in cui viene ricordata la sua presenza insieme a quella del vescovo di Gallese Crescenziano in oc­casione della traslazione delle reliquie nella catte­drale di Civita Castellana. I corpi dei martiri ven­nero rinvenuti insieme a quelli di Teodora, Abbon­dio e Abbondanzio, a cui sono legati nella tradizio­ne letteraria, e trasferiti a Roma, prima nella chie­sa di S. Bartolomeo all’Isola, poi ai SS. Cosma e Damiano e infine nella chiesa del Gesù. Il vescovo L. rivestì per la storia della cattedra di Bomarzo un ruolo importante, dal momento che risulta essere, allo stato attuale, l’ultima figura vescovile nota.

BIBL. – Vittori 1846, pp. 132-133; Gams, p. 677; Cappellet­ti, V, p. 61 9; Sergio Mottironi, Abbondio, prete, Abbondanzio, diacono, Marciano e Giovanni, santi, in Bibliotheca Sancto­rum, I, 34-35; Francesco Boncompagni, Roma, in Diz. dei Concili, IV, p. 246.

[Scheda di Fabio Pagano – Srsp]