Marchi, Mario – Architetto (Roma, 28 lug. 1900 – ivi, 21 ott. 1996).

Figlio di Filippo e di Giulia Limberti, nel 1920 si diplomò «professore di disegno architettonico» presso l’Istituto di Belle Arti di Roma, dove entrò in contatto con Arnaldo Foschini e Manfredo Manfredi, suoi insegnanti, e con Armando Brasini e Gustavo Giovannoni. Tra il 1918 ed il 1920 lavorò come disegnatore presso gli studi professionali di Manfredo Manfredi e Giovannoni, mettendosi in luce per le sue indubbie capacità artistiche. In breve tempo da semplice disegnatore M. divenne architetto progettista, e nel 1928 si iscrisse all’albo professionale, collaborando successivamente con lo studio degli ingegneri Galassi. Fu professionista dall’attività feconda, protrattasi per oltre mezzo secolo, in special modo attraverso progetti di palazzine e ville, sia a Roma, che in territorio laziale.

Qui si ricordano i soli progetti realizzati nel Lazio. Tra le sue prime opere vi furono: il villino Nardi a Ladispoli, due palazzine ad Ostia (la palazzina detta «Il Pappagallo» in piazza Anco Marzio e la palazzina con portici in via dei Ravennati); il villino Lombardo a Manziana; tutte queste opere sono del 1929. A Grottaferrata realizzò il villino Pomardi (1934), il villino Cuppini (1935) e il villino Fomari (1936). Sempre su committenza Fomari, nel 1936, progettò un villino a Civitavecchia e nel 1940 il villino Piermattei a Frascati. Nel 1942 restaurò il castello Giannuzzi ad Acuto. Anche nel dopoguerra la maggior parte della sua produzione rimase legata all’edilizia residenziale privata.

Nel 1946 realizzò il convento e le scuole “Goffredo Mameli” a Viterbo. Nel 1947 progettò il villino Zarghetta a Bolsena ed il villino Cicchetti ad Ostia. A Fregene realizzò un numero cospicuo di progetti, tra i quali si ricordano: la villetta Monaco (1948), la villa Masi (1952), i villini Steffanina (1953) e Infascelli (1954), la villetta Fiorelli (1955) e la casa Capello (1958). A Lavinio furono realizzati su suo progetto i villini Zarattini (1949) e Aureli (1954), mentre del 1963 è il villino Bonazzi a Zagarolo. A Bagnaia progettò il villino Cacciò (1960); ancora nel Viterbese, a Sutri, progettò nel 1965 un complesso di tre villini e la stazione dei Carabinieri. Sempre nel 1965 costruì il villino Canale a Santa Marinella. Dal 1970 si trasferì nel nuovo studio ubicato nella pineta di Palidoro. Risale al 1972 la costruzione dei villini Nagni a Frascati, e Marchi a Pomezia, in località Nuova Florida, e al 1977 quella dei villini Bonazzi a Castelnuovo di Porto e a Morlupo. Tra il 1973 e il 1980 realizzò il casale e le scuderie Andreuzzi al Soratte. Tra le sue ultime opere vi fu una chiesetta a Bagnaia (1979). Nel 1980 si ritirò definitivamente dall’attività professionale e si dedicò con successo alla pittura, nella quale il tema dominante fu il paesaggio, urbano o rurale. Il suo archivio è conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma.

BIBL. – Bizzotto et al. 1983, pp. 89-92, 161-165; Marchi 1988; Pazzaglini 1993, pp. 68-82; Raffaella Catini in DBI, 69, pp. 677-679.

[Scheda di Barbara Berta – Fabrizio Di Marco – Ansl]