Peruschi Nicola – Vescovo (Roma, ca. 1520 – Civita Castellana, 8 feb. 1582).

Nipote di Camillo, fu da lui avviato alla carriera ecclesiastica. Laureatosi in legge, fu chiamato dallo zio, rettore dello Studium Urbis, a insegnare Diritto civile nell’Università romana (1548-1552). Già gratificato dalla Curia pontificia del titolo di miles S. Petrì, con il relativo beneficio, e con le rendite di un’abbazia di Padova, fu da Pio IV fatto vescovo di Civita Castellana e Orte (7 feb. 1565), chiesa che era rimasta vacante dopo la morte di Scipione Bongallo. L’anno successivo fu creato un vescovo per la Diocesi di Gallese (sino a pochi anni prima era stata parte di quella di Civita Castellana e Orte), diocesi che fu nuovamente soppressa nel 1569 e riunita alle due precedenti.

Nel governo di quella diocesi si distinse per la sua opera di giustizia, religiosità e liberalità, e fu lodato il suo amore verso i poveri. Il P. aveva deposto in favore del card. Giovanni Morone nel processo voluto contro di lui da papa Paolo IV Carafa ma la sua deposizione non fu inserita negli atti processuali  (Pastor, vol. VI, p. 504).

Morì nella sua sede e fu sepolto nella cripta del duomo di Civita Castellana dopo dieci giorni di esposizione al pubblico. La notizia, riportata da Emanuele Conte, secondo cui nel 1567 sarebbe stato rettore dell’Università di Roma, può essere dovuta a confusione con Camillo Peruschi.

BIBL. – Gams, p. 686; HC, III, p. 228; Pulcini 1974, pp. 223-224; Conte 1991, pp. 17, 22, 25, 46, 953.

[Scheda di Simona Sperindei – Ibimus; integrazione di Luciano Osbat – Cersal]