Santi Alarico – Fotografo (Tuscania, 29 mar. 1895 – Roma, 29 dicembre 1940)

Terzo figlio di Filippo, calzolaio, e di Ermenegilda Fioretti, appena adolescente, come consuetudine, viene avviato all’apprendimento dell’arte di calzolaio; ma, dopo qualche tentativo, insoddisfatto di quella attività, va alla ricerca di un diverso mestiere. Nel primo decennio del Novecento, nell’Oratorio S. Luigi di Tuscania, apprende i primi rudimenti delle tecniche fotografiche dal sacerdote don Leonardo Arieti. Il 15 gennaio 1915 parte per il fronte, al confine con la Slovenia, assegnato al 37° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 28 settembre 1916 viene ferito al petto da un colpo di fucile: una ferita che lo segnerà, costringendolo a continui ricoveri e cure, fino alla prematura morte. Il 1922-1923 per S. sono anni di svolta: decide di dedicarsi professionalmente all’attività di fotografo. A Tuscania conosce e frequenta gli spiriti liberi di allora, fra cui il pittore Giuseppe Cesetti e il poeta Guido Guidasci. Un inserto pubblicitario del 1924 attesta la presenza dello Stabilimento Fotografico Alarico Santi a Tuscania, con negozio d’esposizione in Piazza Umberto I, n. 25 e succursale a Canino. (n. 2 del quindicinale letterario “Fiammetta”).

Negli anni 1924-25 S. è iscritto alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Tuscania. Di tale sodalizio documenta incontri e attività. Nel marzo del 1928 partecipa ad un concorso dell’Esposizione delle Belle Arti di Roma con una serie di fotografie sul taglio della legna e sua trasformazione in carbone nei boschi di Tuscania: vince un premio in denaro e una medaglia. Dal Municipio gli vengono commissionati servizi fotografici su manifestazioni e attività promosse dal Regime. Nel 1929, su richiesta dei marchesi Centurione Scotto di Montebello, realizza un ampio servizio fotografico sulla bonifica agraria attuata nella loro tenuta, pubblicato l’anno successivo nell’opuscolo La bonifica agraria della Tenuta di Montebello della Nobil Casa Centurione Scotto (Viterbo, 1930).

Il 3 marzo 1935 gli viene concessa la Croce di guerra al merito. Nonostante i successi, il dramma comincia ad insinuarsi nei suoi giorni per motivi economici e di salute. Nel 1938 non riuscendo più a far fronte alle necessità economiche con il solo esercizio della fotografia, si sposta periodicamente a Roma per collaborare alla realizzazione di meccanismi fotografici, di sua creazione, nel tiro a segno di un Luna Park. L’anno successivo S. ottiene le maggiori commesse fotografiche dal Municipio di Tuscania. Nell’inverno ’39/’40 il trasferimento a Roma si fa stabile per gestire direttamente parchi di  giochi e per le cure necessarie per il suo fisico. A causa dei disagi, peggiorano le condizioni di salute. Negli ultimi mesi del 1940 si aggrava irrimediabilmente e viene ricoverato; il 29 dicembre muore nell’ospedale militare “Littorio” di Roma, all’età di 45 anni ed è sepolto nel cimitero del Verano.

BIBL. – E. Staccini, Alarico Santi, Fotografo, Grotte di Castro, 2013 (con bibliografia).

[Scheda di  Enio Staccini]