Tartarino Pietro – Architetto (Montefiascone, sec. XVI)

Nipote del vescovo Valerio, ricoprì la ca­rica di sacrista della cattedrale montefiasconese a partire dal 1546. Allievo di Alberto da Sangallo, ini­ziò la sua carriera nel 1547 con la costruzione in mattoni della calotta interna di S. Maria di Montedoro. Nel giugno del 1561 la comunità di Monte­fiascone si trovò debitrice verso il T. delle spese per il trasporto dei materiali utilizzati nella fabbrica di S. Margherita. A partire dal 1562 è citato come ar­chitetto di Montefiascone quale sostituto di Alber­to da Sangallo nella direzione dei lavori.

Nel 1562, forse con la collaborazione del pittore padovano Bartolomeo Cizio, realizzò una mappa riportante i confini fra i territori di Montefiascone e Bolsena. Nell’ago. 1564 per conto del vescovo Carlo de Gras­si lavorò al progetto di sistemazione del Palazzo ve­scovile, che con la nuova costruzione di logge e ca­mere avrebbe occupato anche un tratto di strada pubblica. Nell’ottobre dello stesso anno, il cardi­nale Sforza morì e il vescovo Carlo de Grassi di­chiarò di non volersi immischiare nelle cose della fabbrica della cattedrale, ordinando al T. di vende­re il legname già approntato.

Nel 1566 era presen­te alla cerimonia della prima pietra e della dedica della nuova chiesa in Val di Lago, da lui progetta­ta, intitolata a S. Giovanni Battista.

BIBL. e FONTI. – AC Montefiascone, Riformanze 9 (1557-­1568), f. 3r.; AS Viterbo, Notarile Montefiascone, Bisentinus Justus (1562-1588), ff. 287v-288r;  Antonelli 1940, pp. 105-­107; Fagliari Zeni Buchicchio 1989a, p. 86; Fagliari Zeni Buchicchio 1995, pp. 38-53, nn. 252-273, 269.

[Scheda di Giancarlo Breccola – Ibimus]