Chiesa di S. Carlo.

Costruita nel 1616 su un antico e povero saccello dedicato S. Rocco, grazie al contributo della confraternita del SS. Sacramento, della popolazione e soprattutto della Camera ducale. Da quella stessa data vi è documentata la Confraternita dei Disciplinati di S. Carlo [1]. Di semplice forma rettangolare e ricca di ornati barocchi, ha un’unica navata con un soffitto di tavole a colori. Alla parete di levante è aggiunta una piccola sacrestia coperta a volta divisa con un tramezzo da un altro piccolo vano. Sull’altare maggiore è l’immagine di S. Carlo Borromeo e una tela con la Deposizione di Gesù dalla Croce. Ai lati altri quattro altari dedicati alla Madonna detta di Costantinopoli e a s. Giovanni Battista, all’Annunciazione di Maria SS.ma e a sant’Anna (già patronato della famiglia Macchi). Al lato della chiesa un campanile a torretta quadrilatera con due campane di modeste dimensioni[2].

Col tempo la chiesa necessita di riparazioni: nella seconda metà del XX secolo si demolisce il soffitto che viene ricostruito a volta, si ricostruisce l’altare in fondo alla parete terminale, si imbiancano le pareti e si sistema la scala d’ingresso e altri piccoli lavori[3]. È ancora oggi officiata.

Fonti archivistiche

L’Archivio della curia vescovile di Montefiascone contiene: chiesa S. Carlo – cappellania Assunta (16 u.a., 1631-1958): beneficio Madonna di Costantinopoli (1734-1766), beneficio Madonna delle Grazie (1651-1682), beneficio Fioroni (1633), lavori (1841-1973), patrimonialia (1971), Varie (1631-1958), cappellania e beneficio Assunta (1682-1763).

 

[1] Archivio vescovile di Montefiascone, serie visite pastoali, visita 1836.

[2] U. Pannucci, I Castelli di Bisenzo e Capodimonte: cronistoria, Viterbo 1976, pp. 177-178.

[3] U. Pannucci, 1976, p. 179.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]