Chiesa di S. Carlo
In seguito alla diffusione del culto di san Carlo Borromeo (1538-1584), canonizzato da Paolo V nel 1610, il popolo di Celleno costruisce la chiesa dedicata al Santo entro le mura del castello. Viene fabbricata con le elemosine, don Ventura Talenti pone la prima pietra il 28 maggio 1615. Vi è un solo altare sotto l’invocazione della Madonna SS.ma e s. Carlo Borromeo. A questa chiesa viene trasferita la Congregazione eretta il 18 maggio 1614 nella chiesa parrocchiale di S. Donato, i cui fratelli vestono un sacco di tela bianca ma rozza[1]. Citata nella visita pastorale del 1781. In quella data si dispone di riparare il tetto e provvedere alle suppellettili[2]. Oggi sconsacrata e destinata ad altro uso.
[1] G.B., Crocoli, Celleno: dalle origini al 1870, Bolsena 1989, pp. 45-46; cfr: Cedido, ADMf, Vis.p. 1777
[2] Cedido, ADMf, Vis.p. 1781.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]