Chiesa di S. Giovanni Battista
Oggi ubicata al di sotto della strada statale Castrense (Via dell’Eschio) e sul margine sinistro della strada provinciale di Mezzano, all’altezza del fontanile. Può ritenersi la chiesa madre di Valentano perché ad essa spettava il titolo di Pieve che, nel 1253, Innocenzo IV traferisce a quella omonima posta dentro le mura[1]. La fabbrica, adibita oggi a fienile, ha subito numerose trasformazioni; un ingresso era posto nella parete ovest di cui si vede ancora il portale d’ingresso. Nel XVIII secolo la chiesa di S. Giovanni Battista era sita nella stessa strada che conduceva alla chiesa di S. Maria dell’Eschio mente oggi entrambe le chiese risultano al di sotto del livello della Strada Castrense[2]. Con l’abolizione del titolo di pieve la chiesa perde anche la cura della Comunità tanto che, già nel XVI secolo, non vi si celebrano le sacre funzioni ed è pressoché spoglia delle suppellettili, è concessa da Innocenzo X (1644-1655) all’Abbazia di San Martino al Cimino ma nel 1707 è definita provvista di poche rendite, è pian piano abbandonata fino ad essere venduta, alla fine del XIX secolo, a privati cittadini[3].
[1] R. Luzi, Valentano, Viterbo 1986, p. 13.
[2] B. Mancini, R. Luzi, Valentano tempi e luoghi del sacro, Valentano 1995, p. 54.
[3] Ibidem, pp. 54-55.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]