Confraternita della SS. Ma Trinità o di S. Carlo

Viene eretta nel 1613 e approvata dal vescovo Cecchinelli il 15 gennaio 1615[1]. Costruisce a proprie spese la chiesa di S. Carlo. Nel 1622 viene istituita la sezione femminile della confraternita che si dedica solo alle pratiche di pietà e non interviene nelle riunioni dei confratelli[2].

Fonti archivistiche

L’Archivio della Curia vescovile di Montefiascone conserva: statuto e adunanze (4 u.a., 1859-[1931), inventari (1 u.a., 1659-1904), visita pastorale (1 u.a., 1836), perizie, lavori (3 u.a., 1851-1953), concorsi per il Seminario (4 u.a., 1859-1910), enfiteusi (4 u.a., 1696-1965), censi (3 u.a., 1726-1917), patrimonialia (2 u.a., 1736-1961), relazioni con uffici civili (1 u.a., 1890-1925), vertenze (2 u.a., 1730-1873), amministrazione (5 u.a., 1680-1916), ricevute (20 u.a., 1872-1898), tasse (2 u.a., 1871-1966), ruoli di riscossione (7 u.a., 1872-1926), esercizi (7 u.a., 1880-1930), consuntivi (6 u.a., 1890-1932), lavori (6 u.a., 1908-1967).

[1]

[2] G. Nicolai, Le confraternite della ex diocesi di Montefiascone: una prima indagine, in: La storia delle confraternite nel territorio viterbese: origini, vicende, funzioni sociali e religiose, a dura di D. Dottarelli, (Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio, Quaderni del Centro, 3), Viterbo, Sette Città, 2010, p. 31.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]