Chiesa baronale di Tutti i Santi

Nel 1645 i marchesi Costaguti erigono una chiesa sotto il titolo di “Tutti i Santi” nella piazza principale del paese che sarà completata, provvista del necessario e benedetta soltanto nel 1665. Nel 1698 vi si erige una cappellania perpetua sostenuta dalle rendite del marchese. La chiesa parrocchiale (dedicata a S. Paolo Apostolo) viene danneggiata dal terremoto del 1695 e sembra risentire anche delle scosse successive (del gennaio 1703). Nel 1755, pur rimanendo di proprietà dei marchesi, col permesso vescovile, la chiesa di Ogni Santi diviene il luogo principale dove esercitare le funzioni religiose[1]. Nel 1813 il marchese Costaguti cede definitivamente la chiesa al Comune di Roccalvecce che se ne assume la manutenzione e la custodia.

Fonti archivistiche

L’Archivio della chiesa parrocchiale conserva un registro dei matrimoni (1659-1741), due registri di amministrazione (1800-1921), due registri di documenti relativi all’amministrazione delle confraternite riunite del Sacramento, Rosario e S. Egidio (1813-1935).

Il censimento del 1942 riporta: libri dei battezzati (10 u.a., 1603-1942); libri dei cresimati (9 u.a., 1603-1942 con lacune per gli anni 1649-1658); libri dei matrimoni (5 u.a., 1603-1942 con lacune per gli anni 1658-1744); libri dei morti (6 u.a., 1603-1942); stati della popolazione (1700, 1755, 1757, 1788, 1893-1903, 1918, 1942); brevi, decreti vescovili e rescritti (XIX sec.); atti di fondazione, istrumenti, contratti e cause (s.d.); libri di cappellanie, legati, ecc. relativi alla parrocchia e alle confraternite (12 u.a., 1738-1942); legati introiti de esiti della Madonna del Nespolo (2 u.a., 1682-1942); libri delle confraternite della Frusta, del SS. Sacramento, del SS. Rosario, e di S. Egidio (19 u.a., 1572-1942).

L’Archivio della curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti relativi alla chiesa parrocchiale: Cartelle esattoriali e deliberazioni (175-1937), Amm.ne (5 u.a., 1619-1975), Compravendita, affrancazioni, lavori su terreni di proprietà della parr. (1937-1970), Riconsegne (1937-1975), affitto terreni (1936-1938), Vendita terreni (2 u.a., 1948-1950), Valutazione terreni (1980), Corrispondenza (4 u.a., 1609-1967), Cause (1615-1946), Cappellania S. Carlo (1672), Capp. S. M. Assunta (1618-1793), Capp. S. Caterina (1615-1825), Bagnioni (1620), Compagnie riunite (1689-1937).

 

[1] A. Gregori, La Madonna del Nespolo di Roccalvecce, in: “Biblioteca e società”, Vol. XXXVII, n. 1-2 (giugno 1999), p. 15.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]