Chiesa e monastero di S. Maria di Miziano (o delle Macchie)
Forse costruita dai Benedettini, passa poi (prima del 1298) ai Silvestrini ed infine (fine XV – inizio XVI secolo) alla Mensa vescovile di Bagnoregio. Nel 1301 è citata in una donazione del bagnorese Francesco Monaldeschi, particolarmente legato ai Silvestrini[1]. Vicino alla chiesa era un antico monastero che ancora esisteva nel 1602. La chiesa abbandonata cade presto in rovina. Alla fine degli anni Settanta una mattonella con scritto “Madonna delle Macchie” e datata 1832 viene staccata dalla chiesina e posta in una edicola nuova sulla strada Teverina, dove la strada poderale si immette sulla provinciale[2].
[1] M. Grillo, G. Cipriani, Villa Vetrioli. Luoghi, gente, fatti e personaggi, Montefiascone, 2000, pp. 28-29; cfr.: F. Petrangeli Papini, Bagnoregio: cronologia storica, Viterbo, 1972, p. 36.
[2] La cattedrale di Bagnoregio. Sintesi bimillenaria, a cura di E. Righi, Montefiascone, 1998, pp. 113-114.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]