Chiesa parrocchiale di S. Nicola (in Rota[1])

Già parrocchia, documentata nel 1264[2], viene eretta a collegiata nel 1567 composta dal priore e tre canonici comparroci “perché un solo rettore non era sufficiente a provvedere a un gran numero di anime”. Nel 1580 i canonici si trasferiscono dalla collegiata di S. Nicola a S. Maria della Neve che, da allora prende il titolo di S. Nicola. L’antica chiesa di S. Nicola, abbandonata nel 1580, sarà abbattuta intorno al 1590[3]. Nel 1603 il vescovo Locati sopprime le parrocchie di S. Martino e S. Angelo site dentro le mura ed incorpora entrambe alla collegiata di S. Nicola. Nel 1659 la Congregazione del Concilio accorda la divisione della contrada di Rota, che comprendeva un territorio molto vasto, in due parrocchie: la prima, denominata S. Nicola I, comprende tutta la parte sinistra del paese (oggi Via Roma, Corso Mazzini, Via Fidanza e la campagna dalla parte di Lubriano); la seconda, detta S. Nicola II, comprende tutta la parte destra (oggi Via Roma e Corso Mazzini, e tutte le valli dalla parte di Vetriolo). Tale divisione dura fino al 1951 quando le due parrocchie vengono riunite sotto la cattedrale ormai intitolata ai SS. Nicola, Donato e Bonaventura e nel 1952 la campagna della Capraccia viene separata dalla cattedrale e diviene parrocchia[4].

[1] Bagnoregio era diviso in due contrade: quella di Civita e quella di Rota (l’attuale Bagnoregio).

[2] F. Petrangeli Papini, Bagnoregio: cronologia storica, Viterbo, 1972, p. 97.

[3] Ibidem, p. 99.

[4] La cattedrale di Bagnoregio. Sintesi bimillenaria, a cura di E. Righi, Montefiascone, 1998, pp. 60-63; cfr.: F. Petrangeli Papini, Bagnoregio: cronologia storica, Viterbo, 1972, p. 98.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]