Angeli Domenico – Notaio, storico (Castro, sec. XVI)

Almeno dal 1568 al 1595 fu pubblico notaio a Castro, capoluogo del Ducato farnesiano; presso l’Archivio Notarile di Valentano restano cinque protocolli di atti da lui rogati. In particolare, fu no­taio e cancelliere («scriba et cancellarius») della cit­tadina e del Ducato, vergandone in bella grafia le deliberazioni nel Liber Consiliorum magnificae Communitatis Castri (1573-1595).

Nel 1575 scris­se una De depraedatione Castrensium et suae pa­triae historia, con la narrazione del saccheggio di Castro avvenuto nella notte del 28 dic. 1527 du­rante il fiero scontro politico tra i Farnese e papa Clemente VII, allora dimorante a Orvieto dove s’era rifugiato in seguito al Sacco di Roma. L’opera ri­mase a lungo manoscritta, poi fu edita a Leida ver­so il 1720 (Lugduni Batavorum, Peter van der Aa, s.a.); un’edizione con traduzione italiana e com­mento ne è stata fatta nel 1981 (Il sacco di Castro e la storia della sua patria, a cura di Giovanni Baffioni, Paola Mattiangeli e Turiddo Lotti, Roma, s.n., 1981).

BIBL. – Lotti 1980; Luzi 1980; Introduzione alla cit. edizio­ne moderna del De depraedatione Castrensium.

 

[Scheda di Saverio Franchi – Ibimus]