Anguillara, Everso (Avverso) – Signore feudale, uomo d’arme (Secc. XIV – Cerveteri, 4 sett. 1464).

Nato alla fine del sec. XIV da Dolce e da Battista Orsini, si dedicò alle armi e offrì sostegno ai pontefici Martino V e poi Eugenio IV. Nel 1419 sposò Francesca Orsini, unione che contribuì a rafforzare il suo potere. Negli anni Trenta si pose al servizio di Giacomo Vitelleschi, rimanendo sempre fedele al papa e garantendosi così il consolidamento dei propri possedimenti che occupavano un vasto territorio compreso tra Caprarola, Vetralla, Sutri e Cerveteri. Dopo il 1450 tramò per estendere la sua influenza sino a Viterbo (che tentò di conquistare dopo l’assassinio, nel 1454, di Princivalle Gatti), e quindi in Umbria, arrivando per questo a scontrarsi anche con papa Niccolò V e successivamente con la famiglia Orsini.

LA. cercò infatti di contrastare l’azione di Napoleone Orsini, che tentava di impadronirsi dell’eredità di Antonio Orsini, conte di Tagliacozzo, la figlia del quale era andata in sposa al figlio dell’A., Deifobo. Ne seguì un periodo di disordini nel territorio del Patrimonio di San Pietro, al termine dei quali Everso aveva conquistato Carbognano, Vallerano e Nepi; nel 1461 circolò la voce che aveva attentato alla vita del papa Pio II; lo stesso Pio II però nello stesso tempo annunciò che avrebbe sconfitto in maniera definitiva Everso. Ritiratosi nei propri feudi, morì a Cerveteri il 4 sett. 1464. Si narra che sia stato sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore accanto alla tomba di suo padre Dolce. Le tombe sarebbero state ricoperte in occasione dei restauri fatti nel 1741.

Bibl.: Voce Anguillara, Everso , in Dizionario biografico degli italiani, vol. III , Roma 1961; A. Mazzon, voce Anguillara, Everso , in  Dizionario storico biografico del Lazio, vol. Io , Roma 2009; B. Minnucci-G. Villani, La notte delle cinque lune. Il processo al conte Everso dell’Anguillara. Estinzione dell’antica stirpe , Roma 2020.

[Scheda di Redazione – Cersal]